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G7 Istruzione, conferenza finale, Valditara: “dare valore economico e sociale ai docenti che fanno il lavoro più bello del mondo”

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In diretta dal palazzo della Borsa Vecchia di Trieste, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara interviene in una conferenza stampa di chiusura degli incontri con gli esponenti del G7.

“Il dibattito è stato molto intenso e produttivo. Mi piace sottolineare un aspetto, c’è stata una straordinaria condivisione di valori. La scuola è come le fondamenta di un grattacielo, aspirando al progresso, elevando il futuro di ogni giovane. Ognuno di noi al centro ha messo la valorizzazione dei talenti, della persona di ogni giovane. La scuola è al servizio degli studenti per dargli un futuro, senza lasciare indietro nessuno. Il tema della personalizzazione è stato centrale e ha accumunato tutti. Dobbiamo saper costruire un percorso scolastico in linea con i tanti talenti, garantendo anche un percorso tecnico professionale che sia in collegamento con il mondo del lavoro e dell’impresa, in modo che scuola e impresa non siano antagonisti”.

“Per dare vera inclusione bisogna investire nelle Stem, diminuendo il divario di genere affinché ci siano uguali prospettive per ragazze e ragazzi”. E sulla dispersione, il ministro ha aggiunto: “L’impegno comune è quello di riportare gli studenti a scuola, soprattutto dopo la crisi del periodo Covid”.

E continua: “Inoltre, siamo stati tutti impressionati quando abbiamo sentito che in Africa mancano 17 milioni di docenti. Dobbiamo cooperare insieme con un piano per la scuola in Africa, per quella famosa inclusione che ha ispirato i nostri lavori”.

Il ministro ha parlato anche di docenti: “Il tema che è emerso con prepotenza è quello della valorizzazione dei docenti, non solo con un aumento salariale, ma anche ridando loro importanza sociale perché che sono il pilastro della scuola, svolgono il lavoro più bello del mondo perché hanno in mano il futuro dei nostri giovani. Dobbiamo convincere la società che il ruolo dei docenti è un ruolo centrale che deve essere valorizzato e difeso”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Valditara ha sottolineato altri aspetti.

Come fare concretamente per dare valore ai docenti? “Certamente oltre che con i salari anche con la certezza del lavoro, con il piano di assunzioni annuali l’anno scorso sono stati assunti 40 mila docenti e nei prossimi tre anni saranno stabilizzati altri 70 mila docenti”. “Difesa, rispetto e dignità del loro ruolo”.

“Per quanto riguarda l’aggressione dei docenti, si deve ricostruire una grande alleanza tra famiglia e docenti, è fondamentale per l’inclusione”.

RIVEDI LA CONFERENZA STAMPA

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G7 Istruzione, di cosa si tratta

Il G7, o Gruppo dei Sette, è un forum internazionale che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, con la partecipazione dell’Unione Europea. Nato nel 1975 come risposta alla crisi energetica del 1973, il G7 si è evoluto da un incontro focalizzato sulle questioni economiche a una piattaforma per affrontare le principali sfide globali, come la politica, la sicurezza, l’ambiente e lo sviluppo. Non ha una struttura organizzativa permanente, e la presidenza ruota annualmente tra gli Stati membri, con il paese presidente che ospita il vertice e definisce l’agenda​​.

Il G7 Istruzione, parte del più ampio contesto del G7, è un incontro dei Ministri dell’Istruzione dei paesi membri, insieme a rappresentanti di organizzazioni internazionali come OCSE, UNESCO e UNICEF. L’obiettivo principale è discutere e promuovere politiche educative innovative per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e alle sfide globali, inclusa la transizione verde e digitale. Durante la presidenza italiana, l’accento è posto sulla valorizzazione dei talenti e il sostegno a un’istruzione inclusiva e personalizzata, per combattere l’abbandono scolastico e promuovere la cooperazione internazionale in ambito educativo​​.

Parallelamente, l’iniziativa “YoungG7 for education” coinvolge giovani in attività didattiche e formative, culminando nella presentazione delle loro proposte ai Ministri. Questo sforzo riflette l’impegno dell’Italia a rafforzare la collaborazione educativa non solo tra i paesi del G7, ma anche con altre nazioni, in particolare quelle africane, promuovendo partenariati tra istituti di istruzione e il settore privato​