Home Attualità Gaffe Sangiuliano, il commento: “È il ministro dell’ignoranza. Perché studiare per la...

Gaffe Sangiuliano, il commento: “È il ministro dell’ignoranza. Perché studiare per la maturità se uno così fa il ministro?”

CONDIVIDI

Si continua a parlare della gaffe del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dopo le sue parole in merito a Cristoforo Colombo e Galileo Galilei. L’ex direttore del Tg2 ha parlato della scoperta dell’America come influenzata dal pensiero del padre della scienza moderna, che nacque però anni e anni dopo.

Giannini: “Se uno così fa il ministro ci si può provare anche senza prendere 100 alla maturità”

A commentare il tutto è stato il giornalista Massimo Giannini a “Otto e Mezzo“, su La7, programma condotto da Lilli Gruber. L’ex direttore della Stampa è stato molto critico e si è posto dal punto di vista dei maturandi: “Tutto avviene mentre centinaia di migliaia di ragazzi stanno facendo l’esame di maturità e sentono un ministro della Cultura fare uno sfondone di questo genere e dopo nemmeno si scusa e parla degli errori dei giornalisti, è il ministro dell’ignoranza”, ha esordito.

“Mi metto nei panni dei ragazzi: perché devo studiare per fare la maturità? Se uno così fa il ministro ci si può provare anche senza prendere 100 alla maturità”, ha concluso Giannini.

“Paragonare un laureato cum laude ministro della cultura con un liceale non è equo”

Dalle parole di Sangiuliano è stato prodotto un fiume di meme, riflessioni, critiche. Si è anche parlato molto dell’esempio fornito da un ministro ai giovani sullo studio. E, proprio in merito alla scuola, un post su X è diventato virale. Ecco cosa c’è scritto: “Provate a chiedere in un liceo italiano chi è nato prima tra Colombo e Galileo e vi passerà la voglia di ridere”, ha scritto un utente.

“Paragonare un laureato cum laude ministro della cultura con un liceale non è equo però”, una delle risposte. “Non è equo ma resta quello che ho scritto. E mi preoccupa più di quello che sa o non sa Sangiuliano”, ha risposto l’autore del post.

Insomma, ci si chiede: gli studenti italiani hanno davvero dimestichezza con la storia moderna o contemporanea? Hanno idea della linea temporale degli eventi?