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Belve, Lory Del Santo: “Il congiuntivo non lo azzecca nessuno, va eliminato. Cambiamo l’italiano per favorire i giovani”

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La showgirl Lory Del Santo è stata tra gli ospiti, insieme ad Antonella Clerici e Margherita Buy, della puntata di ieri, su Rai2, di Belve, programma condotto dalla giornalista Francesca Fagnani. La 65enne ha parlato, con aria svampita, di molti temi.

Una sua affermazione, in particolare, non è stata gradita dal mondo della cultura, che si è espresso sui social. Ecco le sue parole incriminate: “Il congiuntivo non lo azzecca nessuno. Non si può eliminare dalla lingua italiana? I giovani non capiscono questo concetto. Cambiamo la lingua italiana perché è troppo complicata su certi punti, per favorire i giovani”.

Del Santo a Belve e il congiuntivo, i commenti

Ovviamente si tratta di un’utopia e la stessa Del Santo dopo qualche minuto ha sbagliato un congiuntivo; ecco i commenti:

“Occhio che Salvini da domani comincia a fare propaganda con l’abrogazione del congiuntivo”.

“Io sono giovane e so usare il congiuntivo e lo rivendico con orgoglio”.

“Lory Del Santo professoressa di lettere: la battaglia per il congiuntivo è anche mia”.

“Preferisco non commentare perché potrei diventare una vera belva per questo”.

I ragazzi non sanno più scrivere?

Il congiuntivo è una bestia nera per molti studenti. Una scuola a Gela ha addirittura organizzato, qualche anno fa, un concorso per “salvarlo”.

Ma i ragazzi di oggi non sanno più scrivere o si tratta di un luogo comune? Ecco il pensiero del nostro esperto Giovanni Morello: “Occorrerebbe esporre in modo ben maggiore i nostri allievi, fin da piccoli, a compiti (sfidanti) di lettura e di scrittura, di comprensione e di riflessione; attività che non sono esclusive e che si possono collegare quindi non solo a tutte quelle già previste (educazioni, espressioni alternative, progetti, ecc.), ma anche a tutte le discipline. Altrimenti, il problema si perpetuerà e ci ritroveremo fra altri 10 o 20 anni a leggere titoloni allarmistici di giornali che accuseranno le malcapitate nuove generazioni del momento…di non sapere più scrivere”.