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Maturità 2024, tra le tracce d’italiano spunta Angelina Mango con “La Noia”: accade a San Marino

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Il testo della canzone La Noia, brano vincitore del Festival di Sanremo 2024, interpretato da Angelina Mango e scritto da Madame come traccia della prima prova d’italiano alla maturità 2024: questo è ciò che è avvenuto a San Marino.

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Maturità 2024, una canzone pop tra le tracce

Lo riportano vari media, come Il Resto del Carlino e San Marino Rtv. Gli 88 maturandi dell’unica scuola secondaria superiore, quasi coetanei della Mango, 23 anni, hanno avuto questa sorpresa.

Otto le tracce proposte lo scorso 17 giugno: nella tipologia A, l’analisi di un testo letterario, è toccato a Giovanni Pascoli con la poesia “Romagna” e Carlo Cassola con l’ultimo capitolo del romanzo “La ragazza di Bube”. Per la tipologia B, il testo argomentativo, ai candidati è stata chiesta una riflessione sul tema della “noia” per sollecitare l’indagine interiore e la creatività. Tra i documenti a disposizione non poteva mancare il testo della canzone “La Noia“. Nella stessa tipologia anche l’analisi sul “percorso travagliato della scienza”: come viene influenzata dal contesto sociale, culturale ed economico.

In ambito storico riflessione sul tema della democrazia e le cause dell’astensionismo prendendo spunto dall’iniziativa promossa a marzo dai Capitani Reggenti sulla simulazione di un dibattito consiliare. Per quanto riguarda la tipologica C, il testo espositivo argomentativo, focus sull’indifferenza a partire dalla poesia “Aspetta la tua impronta” di Maria Luisa Spaziani.

Chissà se presto anche in Italia una canzone pop possa diventare estratto presentato come traccia alla prima prova scritta della maturità, così come auspicato da Antonello Venditti.

“La noia”, manifesto della Generazione Z?

La traccia contenente l’estratto della canzone è stata tra le più scelte tra gli studenti. Fin dal primo ascolto effettivamente abbiamo notato che il brano avesse molto da dire ai più giovani, o agli adulti sui più giovani.

Il testo de “La noia” potrebbe essere visto come un manifesto positivo della Generazione Z, delle “bimbe incasinate con i traumi”, che riescono comunque a ballare anche nei momenti di “down”. “Spesso i momenti tristi sono il seme, il preludio a una nuova felicità, il buio prima della luce. Non si deve aver paura della noia: va accolta, è importante, così come tutti i sentimenti che ci portano giù, in fondo. C’è una risalita, sempre. La noia non va combattuta: è tempo prezioso da dedicare a noi stessi. E nei momenti difficili, bisogna ballarci sopra”, queste le parole della cantante a Radio Deejay.

“Le persone temono il dialogo interiore tra sé e sé, hanno paura del silenzio, sono terrorizzate dai propri pensieri e infatti amano stordirsi con chiacchiere e impegni. Quindi fuggono la noia perché scappano da loro stessi, dalle loro responsabilità, dalle loro paure, magari anche dall’esigenza di andare da uno psicologo per chiedere aiuto. In altre parole, non vedono nella noia un’opportunità: quella di rimetterci in moto, su un binario più adeguato a livello emotivo e che ripristina l’armonia del benessere psicologico. Il problema è che stiamo educando anche le nuove generazioni a fuggire dalla noia, riempiendo le vite dei piccoli di impegni serratissimi”, questo il commento, a Vanity Fair, di Mariolina Palumbo, psicologa clinica.