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Maturità 2024, orali al via il 24 giugno ma non per tutti: un’ora a studente, 20 punti in “palio” e la speranza del bonus

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Dopo le prove scritte, per circa mezzo milione di studenti maturandi non c’è tregua, perché l’attenzione è già tutta per la verifica “orale”: è la terza e ultima prova che compone l’esame di maturità 2024 e che andrà in scena, per molti, a partire dal 24 giugno. Ma non tutti, se si pensa che nei licei artistici, ad esempio, la seconda prova d’esame, assegnata il giorno 20 mattina, si concluderà solo il 22 giugno, quindi tre giorni dopo. L’avvio degli orali slitterà di qualche giorno anche negli istituti scolastici superiori sede di seggio per i ballottaggi delle elezioni amministrative.

Ad essere interrogati non prima di luglio saranno anche gli studenti delle commissioni gestite dallo stesso presidente le cui interrogazioni potranno prendere solo dopo che avranno concluso altre classi. Per la maggior parte dei maturandi, comunque, l’orale – che rappresenta l’ultimo atto degli esami di Stato conclusivi della secondaria di secondo grado – dovrebbe essere programmato entro sabato 6 luglio.

In circa un’ora di tempo, lo studente dovrà dimostrare la sua preparazione e il grado di maturazione: davanti, i maturandi si ritroveranno una commissione composta da tre docenti esterni e il presidente anch’egli proveniente da un altro istituto, mentre gli insegnanti interni del Consiglio di classe saranno solo tre.

Scampata la presentazione del cosiddetto “capolavoro”, rimandata al 2025, i candidati saranno chiamati a rendere conto delle conoscenze acquisite in tutte le materie oggetto dell’ultimo anno di studi, a partire dallo “spunto”, ovvero un testo, una foto, un’opera d’arte, predisposti dalla commissione, da cui prendere il via improvvisando sul momento. Si parlerà anche del Pcto svolto nell’ultimo triennio.

Attraverso il colloquio, i maturandi dovranno dimostrare di possedere un’ampia rosa di competenze specifiche: dalla capacità di analisi personale, passando per la formulazione di un discorso chiaro e preciso, che allo stesso tempo integri più discipline in maniera coerente.

Le commissioni esamineranno al massimo cinque maturandi al giorno.

Il punteggio assegnabile con l’esame orale sarà, come ognuna delle due prove scritte, non oltre 20 punti. Chi avrà conseguito, sommando le valutazioni numeriche relative agli esiti delle tre prove svolte dal 19 giugno, almeno 50 punti, allora potrà anche sperare di acquisire fino a 5 punti ulteriori di bonus (un “gettone” di punti che porterebbe lo studente a superare quasi sempre i 90 punti complessivi di voto finale).

Fino a 40 punti, invece, sono stati assegnati già prima dell’avvio delle tre prove: lo hanno fatto i Consigli di classe considerando la media dei voti conseguiti al termine degli ultimi tre anni scolastici, i cosiddetti “crediti“.