In sette anni di blocco del contratto, lo stipendio medio pro-capite dei lavoratori della scuola si è ridotto di 1.440 euro all’anno: -4,71% secondo i dati del conto annuale del Mef.
«Dai 30.570 euro del 2009 si è passati ai 29.139 del 2014», denunciano Cisl Scuola, Fcl-Cgil, Snals-Confsal e Uil Scuola.
A certificarlo il ridimensionamento della spesa pubblica dello Stato per l’utilizzo del personale della scuola: – 5.130 milioni di euro, pari a -11,25%.
Se poi si aggiungono gli effetti dell’inflazione, cresciuta nel 2009-15 dell’8,5%, «le retribuzioni dei lavoratori della scuola sono state completamente erose dall’inflazione comportando una perdita cumulata in questi anni pari a 11.500 euro medi».
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Mentre i salari annui lordi dei docenti italiani sono tra gli ultimi della zona euro: tra 22.903 e 33.740 euro alla primaria contro i 26.212 e i 43.416 euro della media Ue, tra 24.669 e 37.055 euro alle medie contro i 28.182 e 47.295 euro europei, alle superiori tra 24.669 e 38.745 euro rispetto alla media Ue tra i 28.9562 e i 48.670 euro. E per arrivare alla retribuzione massima in Italia occorrono ben 35 anni, contro i 24 della media Ue.