Categorie: Personale

1.451 docenti della Fase C rimangono in Sardegna

Dei 1.451 candidati assunti nella fase C , quasi tutti sono stati chiamati nella prima provincia prescelta. Solo 27 non sono stati accontentati, ma rimarranno comunque in Sardegna.

“Tutti in Sardegna. Evidentemente questa ‘Buona scuola’ non era poi così cattiva – commenta a caldo il direttore scolastico regionale Francesco Feliziani – Troppo allarmismo, alla fine come vedete non c’è stata nessuna deportazione”.

In pratica le domande per la fase C sarebbero risultate inferiori ai posti messi a disposizione nell’isola, pari a 1.675. “Rimane il rammarico per i docenti sardi che non hanno presentato la domanda per la paura di dover partire”.

E quei 225 posti in più? Saranno coperti da altri docenti di altre regioni. Ma la direzione scolastica regala speranze anche a chi stato destinato dalla fase B soprattutto nel nord Italia.

“In fin dei conti sono partiti solo pochissimi docenti, una decina – spiega il direttore scolastico regionale – mentre tutti gli altri sono rimasti nell’isola per la supplenza sino al 30 giugno. Dopo questa data io sento di essere ottimista: sono convinto che resteranno ancora in Sardegna”.

Ora per i neoassunti si tratta soltanto di accettare la proposta. E aspettare l’indicazione della scuola, ultima incognita prima della presa di servizio.

Diversa la situazione della fase B: oltre un centinaio di docenti sono stati assunti nella Penisola. Ma solo una decina di loro ha preso servizio lontano dall’isola: gli altri sono rimasti in Sardegna grazie a una supplenza annuale con scadenza il 30 giugno. Poi però la proposta di assunzione, per il futuro, dice Verona, Torino, Bergamo eccetera.

“Il paradosso è che molti insegnanti di sostegno sono stati mandati fuori dalla Sardegna. Mentre ora ci sono disponibili in Sardegna posti di sostegno. E allora, visto che in Sardegna le domande sono state inferiori ai posti a disposizione, perché non riassorbire noi che dovremo partire?”.

Venerdì in programma a Cagliari una manifestazione dei Cobas contro la Buona scuola. 

Pasquale Almirante

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