Se il 69%, dice Skuola.net, dei 1000 intervistati ha dichiarato di aver fatto tutto da solo, c’è una quota del 31% che ammette invece di aver scopiazzato a destra e a manca: 1 su 10 ha utilizzato i bigliettini che aveva preparato e messo in tasca, il 15% ha avuto il compito da un compagno mentre il 7% ha consultato internet.
Ma non solo, pare, stando al sondaggio e alla sua veridicità, che questo 30% di scopiazzatori non ha utilizzato solo pizzini e smartphone, ma anche la disponibilità dei loro insegnanti che sarebbero venuti incontro al 48% di questi studenti.
Sulle presunte difficoltà della terza prova circa il 38%, riferisce di averla trovata in linea con le aspettative, mentre meno di un candidato su 3 riferisce di aver trovato la prova più semplice di quanto previsto. Troppo difficile invece per il 35% degli intervistati.
Un commentatore di cose della scuola, esaminando questi numeri, si chiedeva se non fosse il caso di legalizzare la scopiazzatura, nel senso di mettere regole alle irregolarità per capire fino a che punto l’irregolare possa venire regolarizzato, mentre l’idea di quel magistrato, che avrebbe voluto far partire dai banchi la lotta alla corruzione, dovrebbe essere meglio formulata e ponderata.
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