I prof a quanto pare non disdegnano le amicizie su Facebook coi propri alunni, anzi accettano o offrono l’amicizia volentieri e con assoluta disinvoltura, convinti che anche questo possa essere un modo per continuare il dialogo acceso in classe e pure per sgombrare il campo da una certa rigidità “professionale” da tenere dalla cattedra.
Un fenomeno che, sopratutto dal terzo anno di superiori in poi, sta assumendo una notevole consistenza e che fra l’altro mette pure in luce numerosi lati positivi. In questo modo infatti si consolida il rapporto tra docenti e studenti, poiché la diversità della rete di comunicazione è molto positiva, ed è pure un modo di restare in contatto dopo il contatto in aula.
“Nella mia esperienza personale”, dice l’esperto, “mi è capitato diverse volte di aiutare tramite Facebook gli studenti nella preparazione dell’esame di maturità, con uno scambio di dubbi, suggerimenti e consigli. Anche se è sempre la scuola, quello che si è fatto in classe, il filo conduttore delle conversazioni”.
“Su facebook si scrivono cose che magari avendo di fronte l’adulto non si dicono, come spiegazioni sul perche è andato male un compito o chiarimenti più personali che de visu è più difficile dire. Un fenomeno che dopo i 16 anni si sta allargando. Un modo utile e divertente di rimanere in contatto ad esempio per preparare l’esame di maturità o, per scambiarsi foto della gita scolastica, la condivisione di una cosa fatta insieme. La comunicazione via Facebook è un fenomeno che, ha avuto un significativo sviluppo negli ultimi due anni e che tra i docenti, soprattutto i più giovani, interessa il 25-30%”
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