Secondo l’ultimo rapporto Excelsior Unioncamere – Anpal, le imprese hanno bisogno di diplomi tecnici e un lavoratore su 5 tra quelli assunti nei prossimi 4 anni apparterrà alla categoria. Inoltre il rapporto ha stimato per questo ambito tra le 440mila e le 489mila assunzioni entro il 2023, circa il 20% del totale di nuovi posti di lavoro.
Le professioni tecniche sono seconde solo a quelle commerciali e nei servizi e precedono quelle specialistiche, gli operai specializzati, gli impiegati, i profili non qualificati e le figure dirigenziali.
Il Sole 24 ore torna su un argomento caro alle imprese: la loro difficoltà a trovare personale specializzato che dovrebbe formare la scuola.
Infatti secondo il rapporto Excelsior Unioncamere – Anpal su 100 posti di lavoro ben 37 non sono coperti, anche perché le aziende non riescono a trovare professionisti con il curriculum adeguato.
La motivazione prevalente per cui le imprese hanno difficoltà a trovare i diplomati che cercano è il gap di offerta che spiega il 48% della difficoltà.
La seconda motivazione riguarda invece il gap di competenze, che spiega il 42% delle difficoltà: i diplomati ci sarebbero, ma non hanno le necessarie competenze o, più raramente, le caratteristiche personali adatte allo svolgimento della professione.
Tra i diplomati più richiesti dalle imprese spiccano quelli a indirizzo amministrativo, finanziario e marketing (278mila posti, il 17% del totale), seguiti dall’indirizzo meccanico e meccatronico (174mila contratti), dal settore turistico ed enogastronomici (131.580), dall’elettronica ed elettrotecnica (86.390) e dall’informatica e tlc (52.550).
Difficili da trovare, per titolo di studio, sono i diplomati in informatica e telecomunicazioni, quasi la metà (46%). Anche i diplomati in elettronica-elettrotecnica e in meccanica-meccatronica-energia non sono facili da trovare nel 42% dei casi.
Mancano inoltre disegnatori industriali, i tecnici elettronici e gli elettrotecnici, ma anche agenti assicurativi, periti e agenti immobiliari, tecnici meccanici, meccanici collaudatori, tecnici delle gestione finanziaria, addetti all’archiviazione di documenti e tecnici esperti in applicazioni informatiche.
I settori di sbocco principali per i diplomati sono i servizi alle imprese, l’industria manifatturiera (22%), il commercio (20%) e il turismo (13%).
La più importante competenza trasversale richiesta dalle imprese è la flessibilità e la capacità di adattamento; seguono la capacità di lavorare in gruppo, di saper risolvere problemi e di saper lavorare in autonomia. Inoltre ai diplomati in ingresso, le imprese richiedono skill digitali in quasi il 30% dei casi.
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