Carissimi Studenti,
tante volte abbiamo parlato del fatto che ogni crisi deve diventare un’opportunità mettendoci cuore e testa, e questo è il tempo giusto! Per farlo, senza troppo stress ma neanche eccessivo lasciarsi andare, ecco a voi alcuni “compiti” per questi giorni, che mi impegnerò anch’io a svolgere:
I 10 compiti
- Non lasciamo che il tempo libero ci travolga e ci annoi, bensì gestiamolo con creatività, con impegno e con leggerezza. Diamoci un ritmo quotidiano, qualche regola personale e quell’ordine necessario che ci aiuterà.
- Valorizziamo con le dovute precauzioni le amicizie, le relazioni significative, ogni legame affettivo, magari dedicandoci di più al dialogo in famiglia, a vedere un film a casa insieme, a sfogliare gli album di fotografie, a renderci utili per i più anziani.
- Cogliamo l’occasione affinché i social diventino davvero sociali, cioè non un mondo in cui isolarsi a testa bassa, bensì una finestra attraverso la quale chiedere all’altro ‘come stai veramente’ e ascoltarsi reciprocamente senza il muro delle cuffiette.
- Godiamoci, lontano dalla folla, dove possibile, il paesaggio che ci circonda, riscoprendo una passeggiata non frettolosa, una camminata al parco, un po’ d’aria buona in campagna, al mare, in montagna.
- Diamoci alla lettura, quella libera e a nostra scelta, ma anche quella obbligata dei testi di studio; anzi, se ci riusciamo, mischiamo i due modi di leggere perché siano entrambi piacevoli e stimolanti.
- Scriviamo, sì, scriviamo il diario di questi giorni, poesie d’amore, lettere (queste sconosciute!); i più bravi un nuovo ‘Decameron’ o un altro ‘Zibaldone’, equazioni e formule chimiche, gli altri poche righe ma non banali, né sgrammaticate.
- Seguiamo con senso critico le notizie e gli approfondimenti, non per rattristarsi o stare in tensione, ma per imparare e capire, per fare tesoro per il futuro, per essere cittadini consapevoli.
- Ringraziamo di più e facciamolo di cuore: per la vita e per la salute, per i nostri cari e chi si prende cura di noi, per chi è impegnato a diverso titolo – pur non conoscendoci – ad aiutarci a vivere serenamente questa crisi e a superarla.
- Laviamoci le mani per igiene e per protezione, però non ‘laviamoci le mani’ come se non ci interessasse o fosse un problema altrui ciò che accade. Dove e quando necessario, offriamo le nostre mani pulite per il bene.
- Cosa c’entra tutto questo con la scuola e la didattica a distanza? Scoprirlo in questi giorni è il nostro compito, cioè lo studio come passione, ricerca e scoperta, per poi farne tesoro in aula e nella vita. Coraggio e speranza.
Vostro prof. Marco Pappalardo