Categorie: Esami di Stato

10 consigli per la maturità. Gli studenti si preparano agli esami di stato

Hai timore di entrare a scuola il 20 giugno quando dovrai affrontare i tema di Italiano agli esami di stato 2012? 
Ti fa venire ansia solo l’idea di entrare a scuola e doverti sedere in quei banchi? 
Sereni, dicono gli studenti, ancora mancano due mesi all’avvio degli esami  e in questo tempo si possono mettere a punto strategie e misure adeguate per far sì che i vostri scritti siano perfetti. 
“Lo studio è ovviamente la miglior soluzione per brillare alle prove scritte, ma comunque sia vi sono anche tanti piccoli elementi di contorno che potrebbero migliorare la vostra situazione.” Quali sono allora questi metodi?
Primo comandamento: “Aggiornarsi su tutti i fatti più importanti, perché una delle tracce della prima prova potrebbe essere ciò che più ha fatto discutere nell’ultimo anno”.
Secondo:   Per avere buoni risultati negli scritti è indispensabile una sana e abbondante colazione.
Terzo: arrivare presto a scuola, almeno 40 minuti prima, e parlare con i compagni per rilassarsi.
Quarto: utilizzare scarpe comode perché quando aprono i cancelli bisogna correre per scegliere la postazione migliore! Mai dunque i tacchi.
Quinto: correre per conquistare il posto migliore!
Sesto: qual è il posto migliore? Non l’ultimo banco, il più controllato, ma uno intermedio: penultimo o ancora meglio terzultima fila!
Settimo: sedersi accanto a un secchione, coi cui magari si è fatta amicizia da tempo; ma che sia un secchione buono, perché quelli cattivi non solo non aiutano ma anzi godono delle altrui insufficienze.
Ottavo: indossare capi d’abbigliamento con molte tasche ma non i jeans. Mettere bermuda, pantaloni larghi o gonne che abbiano delle tasche ampie e spaziose dove mettere i pizzini!
Nono: quando danno le tracce niente panico, ma leggere bene per almeno un quarto d’ora i testi, altrimenti si rischiare di andare fuori tema.
Decimo: se i controlli non sono severi, lasciare qualche appunto in bagno, nascosto dietro il termosifone oppure dietro i gabinetti. Metodo ottimo per la terza prova, magari preparando gli appunti sulle sole cose che non entrano in testa.
A parte l’ottavo comandamento (i pizzini) e il decimo (i nascondimenti nel bagno), che ci sembrano rischiosi, frustranti e per niente dignitosi per uno studente che fra non molto dovrà affrontare il lavoro o l’università, tutto il resto sono consigli che si possono condividere, considerato pure che, ci riferivano, molti sono stati i concorrenti all’ultimo  concorso a dirigente che  hanno adottato similari espedienti, anche perché  la scuola, se è maestra di vita, è pure docente di tutti i mezzucci per ottenere riconoscimenti, anche immeritati.

Pasquale Almirante

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