In occasione della giornata del 10 febbraio le scuole sono invitate ad organizzare iniziative volte a diffondere (anche con il coinvolgimento delle Associazioni degli esuli) la conoscenza dei tragici eventi che costrinsero centinaia di migliaia di italiani, abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare i loro territori.
È necessario, attraverso lo studio e l’approfondimento valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.
È inoltre di grande importanza sensibilizzare le giovani generazioni e fornire loro gli strumenti per analizzare un periodo tragico della storia italiana ed europea per poter ricordare ciò che è accaduto ed evitare il ripetersi di forme di violenza e razzismo.
Organizzato dal Miur e dalle Associazioni degli esuli, il 23 febbraio a Roma (al Ministero presso la Sala della comunicazione) si terrà il seminario nazionale “Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola” (per maggiori informazioni cliccare su “programma“. Sono anche invitati i dirigenti scolastici ed un docente funzione strumentale per ogni scuola (le istituzioni scolastiche che intendano partecipare dovranno inviare la scheda di adesione entro il 18 febbraio; le adesioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili). Per maggiori informazioni visionare l’apposita nota ministeriale.
Nel corso del seminario nazionale, dedicato a conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, saranno premiati gli elaborati vincitori del concorso “Terre, genti, tradizione e cultura dell’Adriatico orientale nel contesto della storia italiana” destinato alle istituzioni scolastiche.