Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, nelle foibe, voragini rocciose, furono gettati più di diecimila istriani e triestini, italiani e slavi, anche antifascisti, colpevoli di opporsi all’espansionismo comunista slavo propugnato da Josip Broz, meglio conosciuto come Tito.
Per celebrare il “Giorno del ricordo” le scuole sono invitate ad organizzazione iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi che anche negli anni successivi costrinsero centinaia di migliaia di italiani, abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare le loro case, spezzando secoli di permanenza continuativa in quei territori.
Negli istituti scolastici il quadro storico potrà essere approfondito anche con il coinvolgimento delle associazioni degli esuli. Iniziative possono essere organizzate per valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico di quelle popolazioni, in particolare ponendo in rilievo il contributo allo sviluppo del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.
Negli istituti scolastici il quadro storico potrà essere approfondito anche con il coinvolgimento delle associazioni degli esuli. Iniziative possono essere organizzate per valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico di quelle popolazioni, in particolare ponendo in rilievo il contributo allo sviluppo del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.
La scuola, che è il luogo della conoscenza e dell’istruzione, ha anche l’alto compito di formare i giovani per la vita, di favorire lo sviluppo del senso civico, di educarli ai valori della cittadinanza, della pace e della solidarietà.