Oltre cinquanta foto per denunciare alunni infreddoliti fra coperte e termosifoni non funzionanti nelle classi.
“Venti delle foto arrivate – fa sapere ‘ScuolaZoo’ – ritraggono studenti avvolti in coperte durante le lezione; da Asti è arrivata la foto di un termometro che segna 10 C° alle 8 del mattino, mentre da Palermo sono arrivate immagini di stufe portate in classe da una professoressa e di borse dell’acqua calda elettriche attaccate alle prese; ad Albenga, gli studenti sono stati quattro giorni con i termosifoni spenti, mentre da Milano è stato segnalato che gli studenti sono tornati a casa a causa dei 5 C° in un’aula e che per di più hanno dovuto giustificare l’assenza”.
Non ci resta che ridere
“C’è chi, poi, ha commentato ‘non ci resta che ridere’ condividendo la foto di un fuoco acceso proiettato sullo schermo di classe…!”, sottolinea ‘ScuolaZoo’ che “accompagna i ragazzi 365 giorni l’anno, è il compagno di banco e rappresentante preferito dagli studenti italiani ed è megafono della community online di Studenti più grande d’Italia: per questo ha risposto alla richiesta di aiuto degli studenti condividendo sul proprio profilo Instagram le fotografie ricevute direttamente dagli smartphone dei ragazzi e lanciando, immediatamente, una campagna di informazione su come difendersi dal freddo a scuola”.
Che fare per il troppo freddo
La campagna si è composta di un #Sallo, un format video ScuolaZoo utilizzato per spiegare in modo semplice e divertente l’attualità e la cronaca ai ragazzi, che spiegava come comportarsi e a chi rivolgersi in caso di eccessivo freddo a scuola.
Attraverso un sondaggio, inoltre, ScuolaZoo ha scoperto che il 72% della Community non sapeva che per legge in classe devono necessariamente esserci almeno 20 C°.