E’ successo a Pordenone, nella sede dell’ex istituto paritario “Parini e Alfieri”, all’interno del quale un gruppo di ragazzini, “annoiati” dalla vita, sono entrati e hanno imbrattando i muri con scritte blasfeme, messo a soqquadro i corridoi e danneggiato alcuni crocifissi, una statua in gesso raffigurante la Madonna e due quadri.
Ma non si sono “limitati” al vandalismo, hanno pure rubato, tra le altre cose, computer e proiettori.
Ma per i 10 minorenni, di cui 4 con meno di 14 anni, non è andata bene, come immaginavano, e sono stati acciuffati e segnalati dalla Polizia di Stato di Pordenone, a cui però la Baby gang avrebbe raccontato di aver agito per noia, quella esistenzialista, pare di capire, su cui la filosofia ci ha ragionato per decenni.
Sembra però che gli atti vandalici e i furti risalgono a domenica sera, mentre a dare l’allarme è stato un cittadino che ha notato delle persone all’esterno del centro didattico non attivo da diversi anni.
Sul posto sono accorsi gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti, cosicché le indagini, condotte anche da personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, hanno permesso di identificare dieci ragazzi, che sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste per furto, danneggiamento e invasione di terreni o edifici.
La refurtiva è stata recuperata e restituita alle vittime. I ragazzi avrebbero raccontato ai poliziotti delle “Volanti”, alla presenza dei loro genitori, che essendo quasi al termine dell’anno scolastico ed annoiandosi, avevano deciso di divertirsi distruggendo, imbrattando e vandalizzando lo stabile dell’ex istituto scolastico.
Tutti i minorenni, che frequentano scuole primarie e secondarie della zona, sono stati riaffidati ai genitori che, forse, provvederanno a sculacciarli, mentre la Giustizia farà il suo corso.
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