Agli studenti, rivela Radio 24, queste linee guida del governo sulla scuola non piacciono. “Nessuno ci ha consultati. Sembra che per il governo noi studenti non esistiamo” – spiega l’Unione degli studenti. E la consultazione on line lanciata dal governo per raccogliere pareri e suggerimenti è sì un piccolo passo avanti rispetto a quanto accadeva in passato, ma di fatto è solo un’operazione di facciata.
Ribatte però la responsabile scuola del pd Francesca Puglisi: “Ascolteremo le proposte degli studenti e solo dopo scriveremo i decreti. Dagli studenti ci aspettiamo non delle proteste ma delle proposte”.
Altri punti contestati dagli studenti – come si legge nella piattaforma dell’Uds – sono l’entrata dei privati nelle scuole e i costi dello studio che fra libri, trasporti e contributi volontari in tempi di crisi economica stanno di fatto aumentando gli abbandoni. Da qui l’invito di Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Uds: “Renzi ascolti le piazze del 10 ottobre perchè c’è un’intera generazione che vuole entrare in scena e non vuole subire passivamente le riforme”.