L’iniziativa organizzata dalla Tecnica della Scuola “100 alla maturità”, giunta all’undicesima edizione, si è conclusa lo scorso 20 luglio riscuotendo grande successo. I partecipanti, provenienti da varie realtà e da quasi tutte le regioni italiane sono stati, per l’esattezza, 387. Fin dalla pubblicazione dei primi tabelloni in seguito allo svolgimento degli esami di maturità la nostra redazione è stata sommersa da richieste di partecipazione, da mittenti diversi.
Nella maggior parte dei casi si è trattato degli stessi neodiplomati che hanno deciso di mettersi in vetrina e celebrare il loro brillante risultato. In altri casi sono stati i genitori a comunicare con orgoglio la loro intenzione di prendere parte all’iniziativa. In altri casi ancora ad inviarci la documentazione per partecipare sono stati insegnanti e dirigenti, fieri di aver seguito alcuni studenti nel percorso verso il massimo voto alla maturità.
Il numero dei neodiplomati presenti nel nostro elenco dei partecipanti provenienti dal Sud, in linea con una tendenza da noi riscontrata l’anno scorso, supera in maniera schiacciante il numero di quelli del Nord: per l’esattezza, su 387 centisti, 271 vivono in Italia Meridionale e Isole.
La regione che ha visto più studenti aderire è stata, anche quest’anno, la Sicilia, con ben 120 partecipanti, seguita dalla Calabria (47), dalla Puglia (44), dalla Campania (31), dal Lazio (27), dalla Lombardia (24), dalla Basilicata (14), dall’Abruzzo (13), da Sardegna e Toscana (12), dal Piemonte (11), e da Emilia Romagna e Veneto (10). Le regioni restanti si attestano a meno di 10 partecipanti.
Rispetto all’anno scorso è possibile notare una partecipazione “spalmata” in maniera più omogenea nelle varie parti d’Italia.
Quanto al genere, all’iniziativa della Tecnica della Scuola hanno aderito moltissime ragazze: sono 230 i cento alla maturità al femminile, contro i 157 al maschile.
Un dato che ci fa piacere sottolineare nell’ambito dell’educazione all’eguaglianza di genere. Dare spazio agli innumerevoli successi scolastici delle ragazze (molto spesso superiori, numericamente, a quelli dei ragazzi), ci sembra, infatti, un modo “plastico” per ricordare che a fronte di carriere scolastiche di successo, le donne ancora oggi occupano ruoli marginali e subalterni nelle aziende. E ricevono in alto numero stipendi non adeguati (in media tra il 20 e il 30% in meno rispetto al genere maschile), segno che i loro meriti vengono sottostimati rispetto a quelli dei colleghi uomini. Soprattutto nel Mezzogiorno.
Come prevedibile, la maggior parte dei partecipanti a “100 alla maturità” hanno tra i 18 e i 19 anni e sono nati nel 2003, nel 2004 o nel 2002. Abbiamo però avuto il piacere di notare che, tra chi ha aderito all’iniziativa, ci sono stati molti “adulti”, nati negli anni Ottanta, Settanta o Sessanta, persone che molto probabilmente si sono rimesse in gioco o hanno finalmente raggiunto il tanto agognato traguardo della maturità dopo anni.
Due dei partecipanti dell’undicesima edizione di “100 alla maturità”, che abbiamo intervistato, si sono diplomati a soli 17 anni usufruendo della cosiddetta “abbreviazione per merito“. Si tratta di Martin e Lorenzo, due studenti eccellenti che ci hanno raccontato la loro storia e i loro sogni.
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