Anche quest’anno è tornata, giunta alla sua undicesima edizione, 100 alla maturità, l’iniziativa della Tecnica della Scuola volta alla valorizzazione delle eccellenze. Il progetto 100 alla maturità si rivolge a tutti quegli studenti del quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado italiane che riportano un punteggio di 100/100 all’Esame di Stato 2022, con o senza lode.
L’iniziativa sta riscuotendo enorme successo, dimostrando di essere molto gradita: la nostra redazione ha ricevuto – e sta continuando a ricevere – centinaia di messaggi e richieste di partecipazione da parte di lettori provenienti da ogni parte d’Italia, fin dalla diffusione dei primi risultati. I mittenti, spesso, ci fanno i complimenti per aver pensato ad un modo per premiare il merito e mettere in luce le eccellenze.
Al momento i neodiplomati inseriti nel nostro elenco di centisti sono duecento: si tratta di un numero certamente destinato a crescere fino alla chiusura dell’iniziativa fissata per il 20 luglio.
Cosa c’è dietro ogni 100 alla maturità
Il nostro progetto è stato, anche quest’anno, accolto con grande entusiasmo da un pubblico diversificato. In alcuni casi sono gli studenti stessi a voler mettere in mostra il loro risultato. 100 alla maturità può essere un modo, per i neodiplomati, per festeggiare in un periodo in cui, secondo un recente sondaggio di Skuola.net le celebrazioni post maturità scarseggiano. L’indagine riporta che solo 4 neo-maturati su 10 sono sicuri di partire per il classico viaggio di maturità. Il motivo? Per l’8% sono stati i contagi in ascesa a suggerire di non programmare nulla, il 37% è stato condizionato da motivi economici, mentre il 34% non ha avuto voglia di organizzare nulla. Inoltre solo il 45% degli studenti intervistati ha organizzato festeggiamenti ufficiali per celebrare l’ambito traguardo.
Altre volte sono i genitori a scriverci, orgogliosi del successo dei propri figli e desiderosi di vedere la loro immagine e il loro nome sulla nostra bacheca tra i tanti centisti 2022, a sorpresa o meno. Forte è anche la partecipazione di docenti che sono contenti di aver accompagnato i propri alunni nel percorso verso il voto massimo alla maturità che vogliono in qualche modo premiare il merito.
L’intento, comunque, è condiviso: un’iniziativa del genere permette di celebrare un piccolo grande successo ottenuto, magari con le difficoltà del caso, dopo innumerevoli sacrifici.
Sono molte le storie di vita che emergono dai messaggi che riceviamo e che leggiamo con cura ogni giorno. “Quelle che giungono in redazione – commenta Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola – sono storie di fatica e di perseveranza, di ragazzi e ragazze che nel loro percorso formativo hanno risentito della pandemia e della DaD, ma che alla fine hanno raggiunto l’obiettivo massimo: racconti di sorelle, che ce l’hanno fatta insieme; o di ragazzi che hanno ottenuto encomi per una battaglia sull’ambiente; superando a pieni voti anche il ritorno alla maturità quasi ‘classica’, con due prove scritte, seppure la seconda prodotta dalla commissione interna: avere superato un esame decisamente impegnativo, sul quale ragazze e ragazzi si sono messi alla prova, con un carico emotivo non indifferente, rappresenta un segnale positivo importante. E noi, che ci occupiamo di formazione, riteniamo corretto inviare questo messaggio di positività e di crescita riguardante i nostri giovani. Oltre alle prove Invalsi, che da oltre dieci anni fanno registrare un declino complessivo delle performances dei nostri allievi – conclude Giuliani – ci sono anche queste realtà ed è bene farle conoscere al grande pubblico”.
In cosa consiste l’iniziativa 100 alla maturità
I ragazzi, ma anche i loro docenti o familiari, possono inviare alla redazione una propria foto, che entrerà a pieno titolo nella galleria fotografica dei centisti della Tecnica della Scuola, sul portale www.tecnicadellascuola.it e su tutti i profili social. La galleria verrà aggiornata periodicamente fino alla conclusione dell’iniziativa, fissata per il prossimo 20 luglio.
COME PARTECIPARE
Quali ragioni pedagogiche?
Da anni la scuola italiana si occupa, e anche con successo, di trovare strategie sempre nuove e sempre più efficaci di inclusività per gli alunni più fragili. Un’attenzione pedagogico-didattica che fa della scuola italiana un modello in Europa e non solo. Ma oggi nella scuola il concetto di inclusione è più ampio. Il punto, su cui La Tecnica della Scuola ha scelto di porre l’attenzione, è proprio questo: inclusione non significa solo attenzione alla fragilità, ma anche adeguata valorizzazione delle eccellenze.