L’iniziativa della Tecnica della Scuola “100 alla maturità” è arrivata alla sua decima edizione. Ma quali sono le ragioni pedagogiche che ci hanno spinto alla progettazione dell’iniziativa?
Da anni la scuola italiana si occupa, e anche con successo, di trovare strategie sempre nuove e sempre più efficaci di inclusività per gli alunni più fragili. Un’attenzione pedagogico-didattica che fa della scuola italiana un modello in Europa e non solo, come lo stesso ministro Bianchi ha di recente fatto notare, dichiarando: “Al G20 abbiamo scelto di mettere al centro l’inclusione e la povertà educativa anche per il ruolo che l’Italia ha da sempre avuto su questi temi, per l’importanza che rivolge a questi temi ma anche per l’importanza con cui gli altri Paesi guardano all’Italia e al suo esempio. Noi veniamo da una storia di emigrazione, eravamo quelli che dovevano essere inclusi. Oggi scopriamo che nella scuola il concetto di inclusione si allarga”.
Il punto, su cui La Tecnica della Scuola ha scelto di porre l’attenzione è proprio questo: inclusione non significa solo attenzione alla fragilità, ma anche adeguata valorizzazione delle eccellenze.
Ricordiamo peraltro che la materia della valorizzazione delle eccellenze è stata introdotta dalla legge 1 dell’11 gennaio 2007 e, dopo una prima fase sperimentale, è ora disciplinata dal decreto legislativo 262 del 29 dicembre 2007, spiega lo stesso Ministero dell’Istruzione, che, attraverso l’albo d’onore, istituito a livello nazionale, raccoglie i nominativi degli studenti meritevoli per dare loro visibilità e premi economici.
Perché abbiamo scelto un canale che parli la lingua dei ragazzi e che, parlando la lingua dei ragazzi, possa comunicare loro il messaggio: studiare è cool!
Educare al corretto uso degli strumenti digitali e dei social, infatti, significa anche insegnare a scegliere che immagine costruire di se stessi. Qualsiasi cosa postiamo contribuisce a costruire la nostra social identity – ormai è piuttosto chiaro – dunque perché non invitare i ragazzi a promuovere i risultati del proprio impegno scolastico?
E c’è di più, perché ci piace porre l’accento anche sulla questione di genere. Nell’educazione all’eguaglianza di genere, dare spazio agli innumerevoli successi scolastici delle ragazze (spesso superiori, numericamente, a quelli dei ragazzi), ci sembra un modo plastico per ricordare che a fronte di carriere scolastiche di successo, le donne ancora oggi occupano ruoli subalterni nelle aziende e ricevono salari non adeguati, segno che i loro meriti vengono sottostimati rispetto a quelli dei colleghi uomini.
Tutti gli studenti che hanno concluso il secondo ciclo scolastico riportando la votazione di 100 o 100 e lode e che avessero voglia di dare visibilità ad un risultato eccellente, potranno dunque inviare alla casa editrice una propria foto (in formato digitale), che entrerà a pieno titolo nella galleria fotografica dei centisti della Tecnica della Scuola, sia sul portale tecnicadellascuola.it sia sui profili social, Facebook, Instagram e Twitter.
Segnaliamo anche che la redazione del quotidiano scolastico si riserva di contattare e intervistare gli studenti che dovessero emergere per avere conquistato il massimo dei voti in circostanze o in contesti difficili oppure che abbiano centrato l’obiettivo attraverso vicende o percorsi particolari. A questo proposito invitiamo i diretti interessati a segnalare alla stessa redazione giornalistica tali eventuali situazioni venutesi a determinare per meritare 100 su 100.
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