Sono tanti gli studenti che stanno aderendo a 100 alla maturità, l’iniziativa della Tecnica della Scuola dedicata agli studenti che hanno conseguito 100 centesimi all’Esame di Stato.
Quest’anno, in occasione della quinta edizione, la nostra testata ha deciso di dare “voce” ad alcuni dei ragazzi che hanno portato a casa il prestigioso obiettivo.
Come Anna Ficara, che ha frequentato il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Reggio Calabria, neo diplomata con 100 e lode.
Anna, quali sono state le materie che più ti hanno affascinato?
Sicuramente Matematica e Fisica, essendo io figlia e nipote d’arte. Infatti, nella mia famiglia, mia madre e mio padre, ma anche mio nonno paterno, sono laureati in matematica. Inoltre, i miei genitori sono docenti di matematica e fisica, e mi hanno trasmesso, fin da piccola, la passione per queste discipline. Poi, ho avuto la fortuna di avere degli ottimi insegnanti di matematica e fisica, che mi hanno sempre sostenuta e incoraggiata.
E gli altri docenti?
Anche loro hanno dato un buon contributo alla mia affermazione: in questi cinque anni di Liceo, grazie alle mie insegnanti di italiano e latino, ho per esempio apprezzato moltissimo la lettura e la scrittura, tanto da essere entrata a scrivere nel giornale della scuola, contribuendo, con diversi articoli, ad un lavoro di redazione molto costruttivo.
A quali progetti hai partecipato e quali ti hanno ‘segnata’?
Oltre al progetto del giornale della scuola, che mi ha fortemente appassionato, ho acquisito la patente europea Ecdl avanzata. Davvero importante è stato il progetto sulla Fisica quantistica, che è culminato con la bellissima esperienza della visita al CERN di Ginevra (nella foto qui sopra).
Cosa intendi fare, adesso che ti sei diplomata?
Di sicuro vorrei proseguire i miei studi in ambito scientifico. Probabilmente mi iscriverò ad ingegneria elettronica, ma continuerò sempre a leggere e scrivere: sono passioni che non voglio perdere.
A chi dedichi questo 100 e lode?
Lo voglio dedicare ai miei nonni, in particolare a mio nonno Mimmo che non c’è più. Perché è lui che ha avviato mio padre allo studio della matematica e lo voglio dedicare anche a mio nonno Giuseppe che non ho mai conosciuto, ma che so avere dato molta importanza a valori centrali come lo studio e il sacrificio. Inoltre, lo voglio dedicare ad una mia docente di matematica del Liceo Scientifico Alessandro Volta, la professoressa Cettina Sergi, che purtroppo ci ha lasciati prematuramente, ma ha fatto in tempo a darmi quella sicurezza di seguire il mio percorso senza timori ed ansie.
Cosa vorrai fare dopo l’Università?
Dopo la luarea spero di poter fare l’ingegnere elettronico nella mia terra, ma se sarà necessario sono pronta ad andare anche fuori regione. L’importante è realizzarsi nel lavoro per cui si è studiato, acquisendo una propria indipendenza.
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