Mancano esattamente 100 giorni agli inizi degli scritti della maturità 2022, che dovrebbero tenersi, secondo quella che ancora oggi è una bozza di ordinanza, mercoledì 22 giugno, a partire dalle ore 8.30 del mattino.
I pareri delle commissioni della Camera e del Senato sono già stati espressi. Per ultima, l’approvazione (ma con modifiche all’ordinanza) è giunta dal Senato.
Come abbiamo riferito, i senatori, così come da parere del CSPI, chiedono che nell’individuazione delle tracce della prova scritta di italiano “si tenga conto dell’emergenza pandemica che non ha reso possibile un percorso uniforme su tutto il territorio nazionale”.
Si chiede poi di riequilibrare il punteggio della seconda prova scritta e di valorizzare il colloquio (sempre tenendo conto del disagio subito dagli studenti nell’ultimo biennio).
Infine, considerando la sollecitazione del CSPI, si chiede di verificare il quadro di riferimento definito dalle “Indicazioni nazionali per i Licei” e dalle “Linee guida per i Tecnici e i Professionali” al fine di superare, in vista dell’anno scolastico 2022-2023, le criticità, già presenti nella situazione pre-pandemica, con riguardo alla confrontabilità degli esiti e dei risultati degli esami di Stato.
Insomma, tutti hanno espresso un parere, dal Consiglio superiore della pubblica istruzione, ai parlamentari. E prima di loro, più di una volta, si sono espressi gli studenti, con toni fortemente critici, peraltro. A questo punto dovrebbe essere davvero imminente la pubblicazione dell’ordinanza ufficiale e definitiva. Un tale ritardo sulle tempistiche – lamentano molti docenti e dirigenti – non si era mai visto. La scuola è in attesa.
E per i 100 giorni alla maturità 2022, una ricorrenza normalmente celebrata dagli studenti, anche il portale Skuola.net fa sentire la propria voce, chiarendo che questa giornata, quest’anno, trascorre in sordina. “La ricorrenza dei 100 giorni alla Maturità ci ricorda che l’esame di Stato è ormai alle porte – dichiara Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net – ma gli studenti hanno ben poco da festeggiare: tra guerra, pandemia e ritorno delle prove scritte l’umore del popolo dei maturandi è decisamente basso. E se gli eventi internazionali non si possono controllare, di sicuro si poteva fare qualcosa in più per dare maggiori certezze sulle modalità di svolgimento dell’esame: a tre mesi dall’inizio, ancora non è stata pubblicata l’ordinanza che ne definisce le regole del gioco”.
La tradizione – spiega il comunicato di Skuola.net – vorrebbe che in questa giornata i maturandi organizzino ogni genere di attività per celebrare il punto di svolta verso la volata finale: pranzi, gite fuori porta, feste, una giornata di pieno svago. Quest’anno, però, le cose potrebbero andare diversamente. Stando infatti al recente sondaggio condotto dal portale Skuola.net – a cui hanno partecipato 1.000 maturandi – più di 1 ragazzo su 3 ha rivelato di non voler festeggiare i 100 giorni per scelta. A questi si aggiunge un 16% che ha avuto altro a cui pensare, mentre un altro 19% non sapeva neanche della ricorrenza. Per cui, alla fine, chi celebrerà la ricorrenza sarà in netta minoranza: il restante 29%, circa 1 su 3.
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