Accade in un Istituto Comprensivo della zona ionica catanzarese, la dirigente scolastica reggente, avrebbe fatto, a dire di una RSU della scuola, un’assegnazione docenti alle classi senza i dovuti passaggi collegiali previsti dalla legge.
La RSU di un IC della provincia di Catanzaro lamenta che l’assegnazione docenti alle classi sarebbe stata effettuata in modo assolutamente arbitrario, sulla base di criteri stabiliti e discussi dagli organi collegiali ad inizio dell’anno scolastico 2017/2018 e non valevoli, perché non riproposti e deliberati per l’anno scolastico 2018/2019.
È utile sapere che per l’art.10, comma 4, del d.lgs. 297/94 il Consiglio di Circolo o di Istituto indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad esse dei singoli docenti, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell’istituto, e stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi, e che per l’art.7, comma 2 lettera b), del d.lgs. 297/94 il Collegio dei docenti formula proposte al direttore didattico o al preside per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Circolo o d’Istituto.
Anche la Legge 107 del 2015 ha ribadito la partecipazione degli organi collegiali all’interno delle istituzioni scolastiche anche per il “migliore utilizzo delle risorse”, peraltro il comma 78 dell’articolo unico della Legge 107 asserisce che “per dare piena attuazione all’autonomia scolastica e alla riorganizzazione del sistema di istruzione”, il dirigente scolastico deve agire “nel rispetto degli organi collegiali” lasciando con ciò immutate talune prerogative e di raccordo all’azione dirigenziale.
La trasparenza della delibera del Consiglio di Istituto sui criteri generali per l’assegnazione dei docenti alle classi e le proposte formulate dal Collegio dei docenti sono d’obbligo anche perché è il caso di ricordare che la delibera ANAC n. 430 del 2016 tra i processi a maggior rischio corruttivo riguardanti le istituzioni scolastiche inserisce anche l’assegnazione dei docenti alle classi.
La RSU della scuola oltre la mancata trasparenza della delibera del Consiglio di Istituto per l’assegnazione dei docenti alle classi dell’anno scolastico 2018/2019, ritiene che non si sia tenuta in considerazione la nota MIUR relativa agli organici 2018/2019, per quanto concerne l’attenzione nell’attuare le soluzioni organizzative a garantire in tutte le classi l’assegnazione di un docente L2 (Inglese) in possesso dei requisiti per tale insegnamento.
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