Pino Turi, segretario generale Uil Scuola
Divampa la polemica sul rinnovo del contratto. Le ultime indiscrezioni parlano di un aumento di soli 14 euro rispetto al contratto precedente. Cifre notevolmente inferiori rispetto a quanto preventivato.
Il Miur, però, ha prontamente risposto, affermando che “c’è margine per ulteriori risorse, non è il momento di generare allarmi”.
Sull’argomento interviene il segretario della Uil Scuola, Pino Turi: “I contratti non si possono chiudere, se non si aprono. Non è un decreto. Per rinnovarli serve una forte volontà politica e risorse sufficienti che si definiscono nella legge di Bilancio”.
“Le cifre stanziate nella legge di bilancio – aggiunge Turi – sono sufficienti solo per aprire il negoziato, ma non per chiuderlo. Le cifre in discussione, servono per garantire la copertura dell’elemento perequativo, definito con il precedente contratto e della copertura dell’indennità di vacanza contrattuale”.
“Si tratta di capire la vera volontà di questo Governo che conosce o dovrebbe conoscere l’importanza di un contratto – sottolinea Turi – visto che si mantiene grazie ad un contratto che si realizza in progressione e non in maniera statica. Le valutazioni si fanno alla fine del percorso contrattuale che si sottoscrive solo se le parti trovano un accordo”.
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