L’emendamento dei relatori Mauro Coltorti (M5S) e Daisy Pirovano (Lega) all’articolo 10 del disegno di legge As 989, il cosiddetto Semplificazioni, prevede il blocco quinquennale dei docenti di ogni ordine e grado. Il testo del disegno di legge è ancora in via di approvazione al Senato.
In pratica l’idea dei due relatori è quella di inserire il vincolo sulla stessa sede, stessa tipologia di posto e classe di concorso. Italia Oggi precisa che il vincolo «di cui all’articolo 13, comma 3, terzo periodo, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, come modificato dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145», e dunque 5 anni, «si applica al personale docente ed educativo di ogni ordine e grado di istruzione, qualunque sia la procedura utilizzata per il reclutamento».
Lo scopo di questo vincolo sarebbe dovuto alla volontà di uniformare tutti i docenti di tutti gli ordini al vincolo di cinque anni, che è già presente per i neoassunti nella secondaria, vincitori dei concorsi della Buona scuola indetti con il decreto n. 59/2017 e per i docenti di sostegno, vincolo che però interessa la classe di concorso ma non la sede.
Al momento, invece, sono previsti blocchi di tre anni per i docenti della secondaria assunti con la buona scuola ma non vincitori del concorso, per i neoassunti di infanzia e primaria e per i docenti dell’ambito «non neoassunti di ogni ordine e grado».
Quindi, a ben vedere, l’intento dell’emendamento sarebbe quello di omogenizzare la questione vincoli «a tutto vantaggio degli alunni, che potranno così raggiungere migliori risultati negli apprendimenti», riporta la relazione illustrativa.
L’iniziativa, però, rischia di rimettere tutto in discussione per quanto riguarda la mobilità: infatti, è stata da poco sottoscritta l’intesa che regolerà il contratto triennale dei trasferimenti. Nel contratto, attualmente, è previsto un vincolo triennale, e non per tutti i docenti.
In attesa della firma ufficiale, il contratto integrativo potrebbe essere quindi riaperto, dato che già lì sono inseriti i termini che riguardano i trasferimenti del personale.
I relatori puntano sull’articolo 40 comma 1 del decreto legislativo 165 del 2001, che recita: “i contratti collettivi integrativi di mobilità del personale scolastico potranno disciplinare in maniera più dettagliata la materia, purché nel rispetto dei vincoli introdotti al presente comma”. Quasi a dire: i vincoli li decide la legge, non la contrattazione.
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