La Provincia di Rieti avrebbe destinato al Comune di Amatrice, tra il 2008 e il 2013, un totale di due milioni e 513.600 euro per interventi di edilizia pubblica. Ora bisognerà vedere, secondo l’intenzione dei magistrati che hanno aperto un fascicolo, quale strada hanno preso i soldi.
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L’attenzione principale, pubblica Il Mattino, sarà data alla scuola materna-elementare-media «Romolo Capranica» dove, quattro anni fa, 511.296 euro furono assegnati per lavori di adeguamento alle norme antisismiche. Eppure, l’istituto scolastico si è sbriciolato, trasformandosi in gran parte in un accumulo di macerie. Quei soldi facevano riferimento ad una legge della Regione Lazio di variazione di bilancio: la numero 17 del maggio 2009. Dopo il terremoto dell’Aquila, assegnava 5 milioni di euro alle Province per interventi di sicurezza sugli edifici pubblici. Nel 2013, la Provincia di Rieti ha dovuto chiudere i battenti. Soppressa, come altre in Italia. Nella relazione finale di chiusura gestione, sono quattro gli stanziamenti per il Comune di Amatrice. In tre casi, si fa riferimento proprio alla legge regionale 17: il recupero edilizio della casa comunale per 150mila euro stanziati nel 2010; il recupero edilizio della stazione dei carabinieri per 300mila euro stanziati nel 2010; il recupero edilizio dell’Istituto alberghiero per 600mila euro stanziati nel 2012. Fanno, in totale, un milione e 50mila euro. La sede del Comune è crollata, inagibile è la stazione dei carabinieri.
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Ma gli interrogativi principali riguardano la scuola «Capranica». Nel 2008, la Provincia stanzia un milione e 263.600 euro per la «realizzazione di un edificio scolastico ad Amatrice». Una «massiccia opera di ristrutturazione» con l’adeguamento alle norme antisismiche viene avviata solo nel 2012, grazie a un finanziamento di 511mila euro di fondi del Ministero dell’istruzione. È affidata all’impresa Consorzio stabile Valori Scarl di Roma, mentre gli ultimi lavori per il «polo verticalizzato scolastico» risalgono al 2003. E i fondi del 2008? A differenza degli altri, portano la dicitura «edilizia scolastica». Quasi certamente non sono stati utilizzati per la ristrutturazione di quattro anni fa. E proprio sulle cifre e sull’impiego dei finanziamenti sarà focalizzata l’indagine della Procura. Alla scuola di Amatrice si assoceranno le verifiche anche sui lavori al campanile di Accumoli alto otto metri, crollato con la campana che ha sfondato una casa uccidendo padre, madre e due figli della famiglia Tuccio. Il campanile era stato restaurato per tre volte dal 1979. L’ultima, con i fondi dell’ex commissario per il sisma del 1997.