Attualità

127.662 minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia in 10 anni

Sono 127.662 i minori stranieri da soli arrivati in Italia via mare. Prevalentemente adolescenti e preadolescenti, ma in alcuni casi anche bambini, con una media di 11.600 arrivi l’anno.

A dirlo Save the Children, in occasione della Giornata Internazionale del migrante, che racconta pure di viaggi difficili e rischiosi per sfuggire da guerra e povertà, non tralasciando gli ostacoli e le difficoltà che incontrano in Italia.

Da qui il rapporto “Nascosti in piena vista”, che quest’anno si concentra sul compimento dei 18 anni e sul passaggio alla vita adulta, evidenziando come questo momento rappresenti una soglia critica e spesso traumatica nella vita dei minori stranieri non accompagnati, i cui percorsi di crescita in Italia rischiano di interrompersi bruscamente. 

In Italia sono presenti nel sistema di accoglienza e protezione 19.215 minori stranieri non accompagnati. Oltre il 75% ha tra i 16 (23,75%) e i 17 anni (52,15%), il 13,66% tra 7 e 14 anni e solo l’1,65% è nella fascia 0-6 anni. 

La Sicilia, ancora una volta, è la regione con la maggiore incidenza di minori stranieri soli (4.555 minori presenti al 31 ottobre 2024, pari al 24,78% del totale). Sul territorio nazionale la maggioranza netta è di sesso maschile (87,70%), mentre le bambine e ragazze rappresentano il 12,30%, un’incidenza sul totale dei minori in continuità con gli anni passati. Tra le nazionalità più rappresentate ci sono l’egiziana (3.849), l’ucraina (3.631), la gambiana (2.224), la tunisina (1.973), la guineana (1.515). 

Tuttavia, si legge sul portale dell’associazione, “troppo spesso i minorenni soli restano per mesi in grandi centri privi di opportunità e una volta maggiorenni si scontrano con ostacoli burocratici e conseguenti difficoltà di inserimento lavorativo e abitativo. Un forte alleato nel percorso di crescita nel nostro Paese può essere il tutore volontario, una figura adulta di riferimento con la quale confrontarsi costantemente per compiere le proprie scelte”.

Nel 2022, i tutori volontari iscritti negli elenchi istituiti presso i tribunali per i minorenni erano solo 3.783, nonostante l’aumento di quasi il 10% rispetto alla precedente rilevazione, con grandi differenze a livello territoriale. In testa spiccano Torino e Roma con, rispettivamente, 504 e 440 tutori. 

Risulta scarsamente applicato per i minori non accompagnati il ricorso all’affido familiare, promosso dalla legge 47 del 2017 come prioritario rispetto alle strutture: a giugno 2024 risultavano accolti in famiglia appena il 20,4% dei minorenni presenti in Italia, ma di questi ben l’87% è rappresentato da minori ucraini. 

Sebbene incida anche il progetto migratorio dei ragazzi rispetto alla destinazione finale, non devono, dunque, stupire i dati sugli allontanamenti volontari: dal 1° gennaio al 30 settembre 2024 dei 6.610 allontanamenti volontari dalle strutture registrati, il 25%, pari a circa 1.650 minori, è uscito definitivamente dal sistema di accoglienza, con tutti i rischi che questo comporta. 

Tra le difficoltà che i minori stranieri non accompagnati si trovano ad affrontare vi sono quelle legate al mancato accesso a servizi specialistici per la salute mentale, che può rappresentare un grave problema per i ragazzi e le ragazze che hanno alle spalle esperienze di violenza e traumi da curare. Nel 2023, il 2% dei minori accolti in progetti SAI ha mostrato segni di disagio mentale, mentre il 2,1% ha subito tortura o violenza. Le minori vittime di tortura o violenza rappresentano una percentuale significativamente più alta rispetto ai maschi (17,5% contro 1,3%). Allo stesso modo, le minori vittime di tratta ammontano al 13,7%, rispetto allo 0,7% dei maschi.

L’accesso a percorsi di istruzione risulta spesso problematico e questi percorsi rischiano di risolversi solo in un corso di alfabetizzazione, senza un inserimento scolastico nell’istruzione ordinaria, fondamentale anche per socializzare con i coetanei. I problemi sono di varia natura e possono riguardare anche il riconoscimento dei titoli di studio già posseduti all’estero, una criticità che riguarda anche la possibilità di inserimento in un tirocinio. Dei 6.027 minori stranieri non accompagnati accolti nel SAI nel 2023, solo 3.894 erano iscritti a percorsi di scuola secondaria di I e II grado e di Istruzione e Formazione Professionale-IeFP (di questi 109 femmine e 3785 maschi).

Redazione

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