In un dormitorio scolastico nella provincia centrale cinese di Henan, 13 persone sono morte per causa di un incendio.
Le agenzie riferiscono che alle “23,00 di venerdì, i vigili del fuoco locali hanno ricevuto l’allarme per un incendio nel dormitorio della scuola Yingcai nel villaggio di Yanshanpu, città di Dushu”.
Sarebbe rimasta ferita pure una donna “attualmente in cura in ospedale e in condizioni stabili”.
“I soccorsi sono arrivati rapidamente sul posto e le fiamme sono state domate alle 23,38”.
Le agenzie locali parlano inoltre del fermo del dirigente scolastico, mentre il Global Times, tabloid nazionalista, scrive che i responsabili dell’istituto sono in stato di fermo.
Come di prassi, intanto, le autorità locali hanno aperto un’indagine per determinare le cause dell’incendio. Il bilancio è stato fornito dalle autorità locali, ma non è chiara l’età delle vittime, né cosa abbia provocato l’incendio.
Secondo tuttavia gli osservatori, in Cina questo tipo di incidenti si verificano regolarmente, spesso a causa della scarsa applicazione delle norme di sicurezza.
A novembre, 26 persone sono morte e decine sono state ricoverate in ospedale a seguito di unincendio scoppiato in un edificio di una società di produzione di carbone nella provincia settentrionale dello Shanxi. Altre 29 persone sono morte in un incendio in un ospedale a Pechino ad aprile, uno dei peggiori disastri verificatisi nella capitale da più di vent’anni
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