Una quindicina di ragazzi erano affatto soli, senza genitori che avranno dato loro il solo biglietto di andata. Dall’inizio dell’operazione «Mare Nostrum» mai si era registrato un numero così alto di minori. I pannolini, i biberon, le confezioni di latte, gli indumenti e le scarpette, insieme al resto del materiale per l’assistenza, sono stati raccolti nelle tendostrutture posizionate nel porto. Sono arrivati anche i pediatri e altro personale per l’assistenza e i minori non accompagnati saranno affidati alla cura del Comune e ospitati nella ex «Scuola verde». E’ una vera emergenza, perché il Governo italiano è chiamato al difficile compito di salvare migliaia di vite e di assicurare un’accoglienza dignitosa a persone che arrivano via mare. I flussi migratori, dicono gli addetti, sono composti più che in passato da persone in fuga da guerre e persecuzioni, ma anche da vittime di tratta e minori non accompagnati. Soggetti vulnerabili che, in assenza di politiche di integrazione efficaci, rischiano di finire in circuiti di marginalità sociale e illegalità soprattutto nel settore agricolo, vittime di sfruttamento lavorativo e di organizzazioni criminali italiane e straniere. Suonano quindi terribili le parole di Jean-Marie Le Pen, presidente onorario del Front National e candidato per un ennesimo mandato a Strasburgo: il problema dell’immigrazione in Francia (e non solo)? “Monsignor Ebola può risolvere questo in tre mesi”