“Voglio sottolineare che non chiediamo di essere stabilizzati `a colpi di legge`, cosa che tutti noi firmatari riteniamo sbagliata e contraria al principio di promozione dell`eccellenza”, incalza Andrea Gambassi, fisico della Sissa: “Quello che chiediamo è che la valutazione della nostra idoneità venga fatta con tempi certi e con una procedura razionale, in modo da poter programmare il nostro futuro, un diritto di cui ogni cittadino dovrebbe beneficiare”.
Secondo i ricercatori, i programmi di rientro, oggi chiamati borse ‘Rita Levi Montalcini’, più volte riportati all`attenzione dei media come esempio dell`impegno ministeriale per l`incentivazione dell`eccellenza accademica, soffrono di controsensi burocratici che rischiano di vanificare l`ingente investimento economico fatto dal nostro Paese.
Nella lettera, inoltre, i quattordici firmatari denunciano “la norma irrazionale che di fatto rallenta, fino a quasi bloccare, la procedura di valutazione del rinnovo dei contratti quadriennali assegnati con il bando 2008/2009. I ricercatori ora rischiano di non poter ottenere né il rinnovo in Italia, né di poter cercare in tempo una nuova posizione all`estero”.
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