Parte il “Progetto Scuole” per 15 Comuni italiani, grazie alla firma dell’accordo tra agenzia del Demanio, ministero dell’Istruzione, della Fondazione Patrimonio Comune di Anci e del Comune di Castel San Pietro Terme (Bologna) che ha agito per conto di tutte le amministrazioni comunali.
“Si tratta di un’operazione molto ambiziosa – dice il direttore dell’agenzia del Demanio -, ma che permetterà di rinnovare completamente il parco scuole italiano e di introdurre il tema della “scuola in affitto”, spazi che quindi verranno messi a reddito come avviene all’estero”.
Una strada non facile ma che in alcune piccole realtà italiane è diventata concreta, perché gli spazi inutilizzati fuori dagli orari delle lezioni possono creare reddito se affittati come palestre o spazi ricreativi, come circoli culturali, per conferenze e così via.
Secondo i calcoli del Miur servirebbero 12 miliardi di euro per riqualificare l’intero stock delle scuole italiane, ma il fondo che verrà attivato vedrà una partecipazione per il 75% dei privati.
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Finalità dell’accordo, riporta Il Sole 24 Ore, è realizzare nuovi poli scolastici e riqualificare vecchi edifici, uno stock decisamente antico, cercando di renderli più efficienti da un punto di vista energetico e adeguandoli alle ultime normative in materia di sicurezza e riduzione del rischio sismico-idrogeologico, ma anche per abbattere le barriere architettoniche.
Tra i Comuni coinvolti nell’iniziativa ci sono il già nominato Castel San Pietro Terme (Bologna), Calcinaia (Pisa), Osimo (AN), Isola Di Capo Rizzuto (KR), San Rocco Al Porto (LO), Capranica (VT), Robbiate (LC), Grumolo delle Abbadesse (VI), Casal Velino (SA), Folignano (AP), Camerino (MC), Monte Prandone (AP), Bagni Di Lucca (LU), Argenta (FE) e Belforte Del Chienti (MC).
Il ruolo che si è ritagliata l’agenzia del Demanio è quello di dare supporto tecnico-specialistico agli Enti locali per esaminare il proprio portafoglio immobiliare e strutturare l’operazione.