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150° dell’Unità: il grazie di Napolitano. Profumo, pensare a formazione e professione

“In questa delicata fase di discussione che riguarda il tema del lavoro, dobbiamo pensare a una nuova alleanza tra formazione e professione, nella logica di un processo che si snodi lungo tutto il corso della vita, con un’alternanza scuola-lavoro che diventi elemento anticipatorio rispetto all’invecchiamento precoce delle conoscenze”, ha detto Profumo.
Il ministro ha pure aggiunto:“Questo obiettivo deve partire dalla formazione, che dovrà rilanciarsi nel futuro attraverso nuovi strumenti e strategie in grado di preparare gli studenti a un ruolo di protagonisti in una società sempre più competitiva e globalizzata.” 
Il presidente Napolitano, sempre nel corso della cerimonia di oggi, ha invece sottolineato che i 150 anni dell’unita’ d’Italia ”hanno costituito un fatto rilevante nella nostra vita nazionale, denso di significati e potenzialità”.
L’ iniziativa dei festeggiamenti è stata coordinata da Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia, ed è  stata aperta dall’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte del Coro dell’Istituto comprensivo ”Manin” di Roma.
Oltre al ministro Profumo e alle tantissime personalità di tutti i settori e degli ambiti più significativi che costituiscono la Nazione italiana, non poteva mancare Roberto Benigni che, durante il racconto di brani significativi tratti dalla letteratura risorgimentale e patriottica, ha lancito fra le altre una battuta al presidente, quella cioè di essere disponibile per un «settennato tecnico!».
Consegnate,durante la cerimonia, medaglie come riconoscimento al contributo dato per le celebrazioni dell’Unità: all’Istituto statale di istruzione specializzata per sordi ”A. Magarotto” di Roma, al 181* Circolo didattico ”Pablo Picasso” di Roma, all’Istituto comprensivo di Faedis (Udine), alla Scuola media statale ”Mario Borsa” di Somaglia (Lodi), all’Istituto tecnico per geometri ”B. Tallini” e all’Istituto comprensivo ”D. Alighieri” (Formia), all’Istituto comprensivo ”Giovanni Falcone” (Palermo), all’Istituto di Studi giuridici internazionali (Roma), all’Istituto nazionale di ricerca metrologica (Torino), all’Universita’ di Cagliari.

Pasquale Almirante

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