Sono indiscrezioni che non hanno la pretesa di essere notizie ufficiali, ma dall’interno del Miur filtrano notizie sulle prossime assunzioni dei precari storici. Infatti chi conosce bene gli ambienti ministeriali di viale Trastevere per averci passato una vita all’interno, sostiene che è allo studio l’idea di garantire l’entrata in ruolo di 150 mila precari delle graduatorie ad esaurimento non a partire dal primo settembre 2015, ma bensì nell’arco del prossimo triennio.
Questa notizia è circostanziata dalla precisazione che per il 2015-2016 saranno possibili al massimo 50 mila assunzioni dalle Gae e la stessa cosa verrà garantita sia per il 2016-2017, sia per il 2017-2018. Quindi è evidente l’intenzione di sanare il possibile contenzioso che dovrebbe vedere l’Italia condannata dalla Corte di giustizia europea, per avere abusato nella scuola dell’esercizio di contratti a tempo determinato per troppi anni, ma sarà difficile che questo possa avvenire in una sola tornata di assunzioni.
D’altronde è facile intuire, facendo un esempio figurato, che se una bottiglia della capacità di un litro è colma, diventa impossibile aggiungere altri 150 millilitri, bisogna prima creare lo spazio per potere rabboccare la bottiglia. La stessa cosa vale per la scuola, dove ci sono ancora migliaia di docenti in esubero e dove l’organico è così rigido che di spazio non ce ne è proprio. Bisognerà prima creare un organico più flessibile, superando l’organico di diritto e di fatto, utilizzando un organico funzionale svincolato dai mille lacciuoli da cui attualmente è legato, per potere incominciare ad assumere nuovi docenti.
Bisogna specificare che, nella volontà del Governo esiste l’impegno a stabilizzare tutto il personale precario, anche per evitare le eventuali multe per avere infranto la direttiva europea 1999/70. A quanto pare quindi al Miur si stanno preparando a spalmare su tre anni l’immissione in ruolo di tutti i docenti che stanno nelle graduatorie ad esaurimento ed hanno avuto più di tre contratti annuali a tempo determinato.
Un problema è anche quello di dovere assumere, come previsto dalla legge un corrispettivo 50% di docenti dalle graduatorie del concorso a cattedra. Come si porrà il governo nei confronti di chi ha legittimamente superato un concorso a cattedra ed essendo inserito nelle graduatorie di merito? Come potrà il Governo assumere in ruolo da una sola graduatoria senza rispettare la regola del 50% di immissioni anche dalle graduatorie del concorso? Un problema non di poco conto, che comunque al Miur stanno prendendo in considerazione, cercando una soluzione che possa andare bene per tutti. Resta il fatto che esiste una evidente discrasia tra quanto è scritto nel documento “La Buona Scuola”, dove si garantiscono le 150 mila assunzioni dei docenti precari delle Gae a partire dal prossimo primo settembre, e quanto viene detto nei corridoi del Miur da chi la scuola la conosce bene dal punto di vista tecnico e burocratico. Una cosa è il dire una cosa è il fare, e poi come si dice: “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.
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