Sono di quelle notizie che lasciano sempre sbigottiti, anche se per lo più una certa assuefazione l’abbiamo accumulata allochè si entra nell’inefficienza dello Stato, perché ancora una volta di inefficienza si tratta, nonostante sia un problema pesante che riguarda soprattutto l’Italia, quello della dispersione e dell’abbandono scolastico.
Secondo quanto pubblica Vita.it ci sarebbe pronto dal Pnrr un milione e mezzo di euro per combattere la dispersione scolastica e i divari in educazione, ma ad oggi non mancherebbe una strategia di utilizzo.
Per questo motivo i sette membri del Gruppo di lavoro nominato nei mesi scorsi dal Ministero dell’Istruzione, con il compito di elaborare proprio le indicazioni per lanciare questi due obiettivi nell’ambito del PNRR, denunciano che, nonostante sia stato elaborato un documento di 36 pagine, con puntuali indicazioni e raccomandazioni operative al fine di “non ripartire ogni volta daccapo”, ancora “Non abbiamo ricevuto una risposta ufficiale su un programma di investimento educativo a sostegno dei soggetti e delle situazioni più fragili, che fa tesoro dell’esperienza. Siamo molto preoccupati, perché consapevoli dell’attesa da parte delle scuole e dei territori colpiti da crescente povertà educativa. Auspichiamo una risposta positiva nei prossimi giorni, soprattutto per le centinaia di migliaia di bambini/e e ragazzi/e, scuole e insegnanti, enti locali, civismo educativo del Terzo settore italiano”.
Tre i punti principali del documento consegnato a Bianchi
Ma il Gruppo di lavoro ritiene pure che sia urgente:
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