I valori che oggi animano il nostro mondo sono frutto dell’impegno, del lavoro e delle lotte di persone o di intere generazioni.
Nel 1880 una donna canadese di nome Emily Stone grazie ad un’immensa forza d’animo cambiò il mondo.
Nata nel 1831 e figlia di due agricoltori Quakers potè avere accesso all’istruzione (cosa molto rara per una donna canadese dell’epoca) e grazie al suo grande impegno e alla sua determinazione riuscì a iscriversi all’università, che concluse con il massimo dei voti nel 1854. Capì che l’educazione e l’istruzione erano armi pacifiche fondamentali per cambiare il mondo e quindi volle dedicarsi a questo mondo. Divenne così la prima donna direttrice di una scuola in Ontario, senza per questo trascurare la famiglia: nel 1856 si sposò e dal suo matrimonio nacquero tre figli.
Fu proprio il matrimonio, per vie che come al solito potrebbero sembrarci tortuose, ad avvicinarla a quella che sarebbe stata la sua seconda, incredibile vita. Il marito di Emily si ammalò gravemente di tubercolosi, malattia all’epoca molto pericolosa e diffusa. Senza pensarci troppo Emily decise che avrebbe curato in prima persona il marito e dunque che avrebbe studiato medicina. Provò a iscriversi in Canada ma il direttore della scuola di medicina di Toronto le disse che le porte dell’Università erano e sarebbero probabilmente sempre state chiuse alle donne. Intenzionata a non arrendersi andò a studiare negli Stati Uniti e quando tornò con la laurea continuò a battersi per ottenere qualcosa che nessuna donna prima di lei aveva mai ottenuto: l’autorizzazione ufficiale a praticare l’attività medica, che arrivò proprio il 16 luglio 1880.d
A 49 anni, madre di tre figli, già direttrice di una scuola non esitò a cambiare vita e oltre a praticare la professione medica, prima donna in Canada, si schierò apertamente con i primi movimenti femministi, decisa a far valere i diritti delle donne.
Educazione e istruzione per cambiare il mondo dicevamo: l’accesso allo studio aveva segnato la sua vita e avrebbe dovuto segnare quello di milioni di donne dopo di lei. Lottò dunque per il diritto allo studio delle donne e contestualmente anche per il diritto al voto. Fondò per questo un’associazione nazionale che si battè per il voto alle donne e riuscì a fare aprire una scuola femminile di medicina per dimostrare al Canada e al mondo che anche le donne potevano esercitare, come lei, la professione medica.
Emily Stone moriva nel 1903, quattordici anni prima che alle donne canadesi fosse concesso il diritto di voto. La sua vita, segnata dall’impegno, dallo studio e dalla determinazione rimane un esempio adamantino per noi e le generazioni future. Se vogliamo che il mondo cambi dobbiamo studiare e permettere a tutti di farlo.
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