Home Attualità 1,6 milioni di studenti privi di lezioni

1,6 milioni di studenti privi di lezioni

CONDIVIDI

Breaking News

April 19, 2025

Dl Pa, le novità per la scuola: assicurazione sanitaria per il personale estesa e nuove assunzioni di docenti di religione

Compiti vacanze di Pasqua, i genitori alla ds: “Scuola alienante, i nostri figli hanno diritto al riposo più di ogni lavoratore”

Libri di testo, prezzi di copertina per la primaria e tetti di spesa per la secondaria a.s. 2025/2026 

Elenchi aggiuntivi Gps 2025: come fare domanda senza errori? La consulenza con l’esperto

Secondo i dati del monitoraggio condotto dal ministero dell’Istruzione in queste settimane e illustrati dalla ministra, Lucia Azzolina in Senato, l’89% delle scuole ha predisposto attività e materiali specifici per gli alunni con disabilità; l’84% delle scuole ha predisposto attività e materiali specifici per gli alunni con Dsa; il 68% delle scuole ha predisposto attività e materiali specifici per gli alunni con BES non certificati; il 48% delle scuole ha svolto riunioni degli organi collegiali a distanza.

Le pari opportunità

Dunque manca all’appello il 100% delle scuole e ciò dovrebbe mettere in allarme lo stesso ministero, speriamo almeno a fine crisi covid,  perché significa che l’istruzione non è garantita a tutti i cittadini, né lo Stato sembra avere a cuore di rendere universale le pari opportunità.  Inoltre i dati sulla didattica a distanza comunicati dalla ministra mostrano che ben 1,6 milioni di studenti sono esclusi e non appare garantito loro il diritto allo studio regolato dall’articolo 34 della Costituzione italiana.

Le dichiarazioni della ministra

Dice la Ministra: “Le istituzioni scolastiche che hanno attivato sistemi di didattica a distanza sono riuscite a coinvolgere circa il 94% degli studenti utilizzando molteplici strumenti e l’89% delle scuole ha predisposto specifici materiali per gli alunni con disabilità. I dati del monitoraggio confermano quindi una grande solidarietà della comunità scolastica, testimoniata dal 41% delle istituzioni interpellate che hanno attivato forme di collaborazione. A fronte di scuole meno attrezzate nell’uso delle tecnologie – dice sempre la ministra-, altre realtà si sono rivelate più pronte ed hanno saputo attingere a competenze più ampie e solide. Tale situazione, che si mostra a macchia di leopardo, è strettamente connessa al fenomeno più esteso del digital divide, e impone di impegnarci ancor più fortemente per il suo superamento, nella convinzione che la nostra scuola saprà trasformare questo momento drammatico in un’opportunità di miglioramento”.

Piano scuola digitale

Un miglioramento, come la ripresa del Piano scuola digitale per la formazione dei docenti, attorno al quale Azzolina ha dichiarato: “voglio rimarcare il lavoro importante che stanno facendo nelle scuole i circa 8.200 animatori digitali, unitamente ai circa 24.000 docenti dei team per l’innovazione presenti in ciascun istituto, nonché l’impegno dei 120 docenti delle équipe formative territoriali e delle reti di scuole dei Future Labs, che stanno utilizzando tutte le risorse disponibili per promuovere webinar e seminari online per lo sviluppo delle competenze digitali dei docenti. Nei giorni scorsi è stato altresì erogato un contributo di mille euro a ciascuna istituzione scolastica, per un totale di 8,2 milioni di euro, che potranno essere spesi per l’anno 2020 anche per il potenziamento dell’apprendimento a distanza. Stiamo approntando tutte le misure necessarie affinché nessuno resti indietro”.

Le risorse

“Il Governo ha stanziato adeguate risorse affinché le scuole possano tempestivamente provvedere al potenziamento delle piattaforme e degli strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza e a mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme stesse”.

“Le scuole con tali risorse potranno, inoltre, fornire agli studenti ove necessario la connettività alla rete, formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza, e assumere assistenti tecnici informatici che nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo favoriscano l’uso della strumentazione informatica. È mia intenzione continuare a profondere ogni energia per accogliere le richieste che vengono dalle famiglie e per rispondere alle piccole e grandi esigenze rappresentate dai nostri istituti scolastici”.