L’Istat, nel rapporto “L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado – Anno scolastico 2016-2017”, rileva che in Italia, nell’anno scolastico 2016-2017, gli alunni con disabilità sono 90 mila nella scuola primaria (3% degli iscritti) e 69 mila nella secondaria di I grado (4%). In totale, 3 mila in più rispetto all’anno precedente. Il 9% delle famiglie alla scuola primaria e il 5% alla secondaria hanno fatto ricorso al Tar per l’aumento del sostegno.
Ci sarebbe pure una netta preponderanza dei maschi: più del 64% degli alunni con disabilità in entrambi gli ordini scolastici. Nella scuola primaria si stima che il 7% degli alunni con disabilità non sia autonomo in una delle seguenti attività: spostarsi, mangiare, andare in bagno. Nella scuola secondaria di primo grado tale quota è il 6%.
In entrambi gli ordini scolastici considerati, la disabilità intellettiva, i disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo sono stimati come i problemi più frequenti negli alunni con disabilità.
Gli insegnanti per il sostegno, secondo quanto pubblica il Miur, sono più di 88 mila, 6 mila in più rispetto allo scorso anno.
Sembra tuttavia che sussista un rapporto leggermente inferiore a 1 insegnante ogni 2 alunni con disabilità. Nelle regioni del Mezzogiorno ci sarebbe il maggior numero di ore medie di sostegno settimanali assegnate.
In base alle stime, il 41,1% degli alunni nella scuola primaria e il 37,2% in quella secondaria di primo grado ha cambiato l’insegnante per il sostegno nel nuovo anno scolastico.
Si stima inoltre, riporta l’agenzia Dire, che gli alunni non autonomi nella mobilità, nel mangiare o andare in bagno possano contare su circa 12,5 ore settimanali di assistente ad personam nelle scuole primarie e circa 11,5 ore in quelle secondarie. Nel Mezzogiorno tale aiuto si riduce drasticamente con un gap di oltre 3 ore rispetto alle scuole del Nord.
Gli alunni con disabilità che non partecipano alle uscite didattiche brevi senza pernottamento organizzate dalla scuola risultano il 5% nella scuola primaria e il 9% nella secondaria di primo grado.
La partecipazione alle gite d’istruzione con pernottamento risulta invece più difficoltosa: nella scuola secondaria di primo grado non partecipa il 22% degli alunni con sostegno; nella scuola primaria la percentuale si attesta al 10%.
Permangono carenze infrastrutturali, pubblica Dire, per quanto riguarda le barriere senso-percettive. Infatti, solo il 23,7% delle scuole primarie del Nord ha all’interno del plesso scolastico mappe a rilievo e/o percorsi tattili; la percentuale scende al 13,1% in quelle del Mezzogiorno. Lo stesso differenziale territoriale permane nella scuola secondaria di primo grado: il 25,8% delle scuole del Nord contro il 13,8% di quelle del Mezzogiorno.
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