Sebbene il Presidente Conte continui a sposare la linea Azzolina sul rientro in classe il 7 gennaio, i sindacati sembrano muoversi all’unisono quando prospettano l’ipotesi di un rinvio, per una riaperture delle scuole in maggiore sicurezza il 18 gennaio, per lo meno per i ragazzi delle superiori. Scuole elementari e medie invece tornano in presenza dal 7 gennaio, come dai piani del Governo.
Da Pino Turi, segretario della Uil scuola, a Elvira Serafini, a capo dello Snals; ma anche Maddalena Gissi, leader della Cisl Scuola e Marcello Pacifico, presidente Anief, tutti chiedono di attendere ancora un paio di settimane per decidere, per potere valutare i dati epidemiologici e potere fare una scelta più consapevole.
Anche molti governatori si dicono preoccupati dalla riapertura delle superiori, ritenendo più prudente aspettare l’esito del monitoraggio dell’8 gennaio. Nell’articolo al link riferiamo della perplessità di ben nove regioni che preferirebbero attuare una linea di maggiore rigore allungando la DaD per le superiori di altre due settimane.
Vaccini e rientro a scuola
Qualche giorno fa sull’argomento si è espresso anche il direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, affermando: “Sarebbe prudente attendere almeno la seconda metà di gennaio per vedere gli esiti delle misure di questo periodo. Ritengo che questi tempi debbano essere comunque di attesa vigile.”
E sui vaccini incalza: “Dobbiamo approfittare di questi giorni per poter mettere in atto azioni per aprire con maggior sicurezza le scuole. Oltre al potenziamento dei trasporti e alla sicurezza degli spazi comuni, oggi potrebbe significare poter vaccinare il personale scolastico sia docente che non docente per creare un ambiente il più possibile immune.”