Nel 1980 la rivista aumenta il numero delle pagine e negli anni successivi grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, con l’introduzione del computer per l’elaborazione grafica del giornale, si comincia ad impaginare la “Tecnica” autonomamente con proprie attrezzature migliorando la qualità del giornale, che diventa graficamente più curato e si inizia a preparare la spedizione agli abbonati direttamente dalla sede aziendale. Anche per realizzare questa svolta diventa necessario acquisire nuovi locali per ospitare i macchinari: nel 1984 la sede del giornale si trasferisce in via Tripolitania 12, a Catania, mentre la precedente (in corso delle Province) resta come Ufficio consulenza aperto al pubblico.
Nel 1986 arriva in Redazione Sebastiano Calogero, docente ed esperto di normativa scolastica: per la “Tecnica” è una svolta importantissima, in quanto non soltanto Calogero si occupa di approfondire nel giornale le varie disposizioni ministeriali attraverso la rubrica di commento alle norme “Guida a…”, ma organizza in modo organico anche la consulenza per gli abbonati ed i lettori del quindicinale, coordinando il lavoro di altri preziosi esperti che collaborano con la “Tecnica”.
Nell’arco dei suoi 25 anni di collaborazione, di cui gli ultimi 14 nel ruolo di condirettore del quindicinale, Sebastiano Calogero è stato una delle colonne della Casa editrice sino alla sua scomparsa, avvenuta il 22 febbraio 2012.
Nello stesso periodo in cui iniziano ad essere pubblicate le “Guide”, debuttano sul quindicinale il “Massimario scolastico”, in cui venivano commentate importanti sentenze relative al mondo della scuola, e i “Racconti scolastici” del provveditore agli studi Vito Cardella (rubrica in cui si danno risposte scritte a quesiti posti dai lettori), il quale già all’inizio degli Anni ’70 aveva iniziato a collaborare con la rivista.
Nel 1985, per quanto riguarda la scuola, con il decreto del Presidente della Repubblica n. 104/1985, vengono approvati i nuovi programmi didattici per la scuola primaria che portano una ventata di rinnovamento in questo settore dell’istruzione con la focalizzazione dell’importanza della programmazione educativa e didattica, dell’individualizzazione dell’insegnamento, del lavoro collegiale, della continuità educativa. Nel 1988, l’avvertita necessità di riformare, dopo le medie e le elementari, anche la scuola superiore, porta il Ministero della Pubblica Istruzione a predisporre numerose sperimentazioni, procedendo anche alla revisione dei programmi del biennio della secondaria di II grado. Dopo tre anni di lavoro, i piani di studio e i programmi elaborati dalla Commissione presieduta dal sottosegretario Beniamino Brocca sono sperimentati nelle scuole a partire dall’anno scolastico 1991/1992.
Sempre nel 1988, attraverso un progetto di sperimentazione – che intorno alla metà degli Anni Novanta diventerà poi ordinamentale – l’istruzione professionale viene riformata in modo significativo: le specializzazioni vengono ridotte da 130 a 17 e viene potenziata la formazione culturale di base.