Saranno circa 300 sindaci, provenienti da tutt’Italia, ad aprire oggi la cerimonia della Festa della Repubblica del 2 Giugno in via dei Fori Imperiali, per la sesta volta dal 2016.
Oggi infatti la Repubblica Italiana festeggia la sua nascita e non è un giorno a caso, visto che proprio il 2 giugno si ricorda il referendum del 1946 che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, coi suoi lutti e le rovine, ha sancito la fine ufficiale della monarchia e la nascita della Repubblica.
Il presidente dell’Anci, e sindaco di Bari, Antonio Decaro guiderà il gruppo dei sindaci insieme agli amministratori di quattro dei Comuni colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna.
Effettuato il passaggio su via dei Fori Imperiali, i primi cittadini prenderanno posto nella tribuna loro riservata, di fronte al palco della Presidenza della Repubblica, per assistere alla parata militare insieme dunque con le più alte cariche dello Stato.
“Il 2 giugno è la ‘festa di noi italiani’, che abbiamo scelto e voluto la Repubblica. La forma repubblicana venne preferita alla monarchia e acquisì la sua concreta configurazione con la Carta costituzionale. Le forme che regolano la nostra convivenza sono la declinazione di principi che ritroviamo nella prima parte della Costituzione. La centralità della persona, il riconoscimento della sua integrità e inviolabilità, il primato dell’uguaglianza tra gli esseri umani, la dignità, la libertà, la solidarietà, i diritti e i doveri caratterizzano la struttura democratica del nuovo Stato nato dalla Liberazione. Sono valori che appartengono a tutti i cittadini. Sono nostri, e vivono nella società nel passaggio tra generazioni nella partecipazione attiva alla vita civile”: così il Capo dello Stato nel suo messaggio.
E rivolgendosi ai giovani ha detto: “I giovani devono partecipare alle trasformazioni in atto nel Paese e non subirne gli effetti. Lavorare in un Paese diverso dal proprio deve essere una scelta e un’occasione per accrescere la propria formazione. Non può essere una fuga necessaria. I giovani chiedono di essere ascoltati. Sono l’energia vitale che va velocemente reintrodotta nel motore dell’Italia”.
Ieri intanto la presidente, Giorgia Meloni, ha brindato con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che l’ha ricevuta rompendo gli schemi del ricevimento per la festa del 2 giugno, sostando con lei e con le più alte cariche dello Stato sulla terrazza del Quirinale anziché nella coffee house come da tradizione.
E poi Mattarella porge un bicchiere di prosecco alla premier, che intitola il brindisi “alla Repubblica”. Le mostra quindi la vista su una bellissima Roma al tramonto dalla terrazza. Con loro, sulla terrazza, anche i due presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra.
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