Ogni anno il giorno 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana, ricorrenza che rappresenta la festa nazionale del nostro Paese. Con la legge 5 marzo 1977, n. 54, soprattutto a causa della congiuntura economica sfavorevole, la Festa della Repubblica fu spostata alla prima domenica di giugno. Solamente nel 2001 su impulso dell’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il secondo governo Amato, con la legge n. 336 del 20 novembre 2000, riportò le celebrazioni al 2 giugno, che quindi tornò ad essere un giorno festivo e di vacanza per tutti gli studenti italiani.
Infatti l’articolo 1 della legge 5 marzo 1977, n. 54 dice: “I seguenti giorni cessano di essere considerati festivi agli effetti civili: Epifania; S. Giuseppe; Ascensione; Corpus Domini; SS. Apostoli Pietro e Paolo. A decorrere dal 1977 la celebrazione della festa nazionale della Repubblica e quella della festa dell’Unità nazionale hanno luogo rispettivamente nella prima domenica di giugno e nella prima domenica di novembre.
Cessano pertanto di essere considerati festivi i giorni 2 giugno e 4 novembre, mentre l’articolo 1 della legge n. 336 del 20 novembre 2000 dice; “A decorrere dal 2001 la celebrazione della festa nazionale della Repubblica ha nuovamente luogo il 2 giugno di ciascun anno, che pertanto viene ripristinato come giorno festivo”. Si rammenta che il 2 giugno è ricordato il referendum istituzionale del giugno 1946 col quale i cittadini italiani decisero se mantenere il regime monarchico o passare ad uno Stato repubblicano. Nel giorno della festa della repubblica le ambasciate italiane invitano i Capi di Stato del Paese che le ospita per le solenni celebrazioni e da tutto il mondo giungono al Presidente della Repubblica gli auguri delle maggiori cariche politiche internazionali, inoltre particolari cerimonie ufficiali hanno luogo su tutto il territorio italiano.