Attualità

2 giugno, i giovani hanno bisogno della scuola in presenza. Mattarella: in aula si forma il senso civico

Con il Coronavirus, “i più giovani sono stati temporaneamente privati dei luoghi in cui si costruisce e rafforza il senso civico di una collettività, primi fra tutti la scuola e lo sport”: dirlo, nel giorno della Festa della Repubblica italiana, è stato il Capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio ai prefetti italiani.

Il virus e le limitazioni alla socialità

“La crisi non è terminata e – ha continuato il Presidente della Repubblica – tanto le Istituzioni quanto i Cittadini dovranno ancora confrontarsi a lungo con le sue conseguenze e con i traumi prodotti anche nelle dimensioni più intime della vita delle persone”.

“La necessità di frenare la diffusione del virus ha imposto limitazioni alla socialità, sacrificando l’affettività e i legami familiari: distanze e diffidenze hanno accresciuto le situazioni di solitudine e di marginalità delle persone più deboli, esposte a nuove forme di povertà, deprivazione e discriminazione, quando non di odioso sfruttamento”.

Fico: l’emergenza non crei disuguaglianze formative

Il riferimento alla scuola come luogo di formazione civica e di democrazia è stato fatto anche dal presidente della Camera, Roberto Fico: “Dobbiamo lavorare affinché la situazione emergenziale non crei – nella scuola come nella società – ulteriori disuguaglianze o ponga a repentaglio principi e diritti garantiti dalla Costituzione”.

“I valori della Repubblica che oggi celebriamo – ha aggiunto Fico – si realizzano quando facciamo tutto il necessario perché nessuno venga lasciato indietro. È un dovere che chiama in causa l’essenza democratica dello Stato, la sua capacità di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, come ci chiede espressamente la nostra Costituzione”.

Secondo il presidente della Camera, “i valori repubblicani chiamano ciascuno di noi – oggi più che mai – alla partecipazione attiva alla vita civile e democratica che contribuisce a rendere migliore il nostro Paese”.

Indifferenza, apatia omertà: i veri nemici

È la scuola, quindi, a trasmettere quel “principio responsabilità”, come illustrato dal dirigente scolastico Gianni Zen, insito nella nostra Costituzione, sperando che possano trovare accoglienza poi nella vita reale.

Nel quotidiano, purtroppo, la democrazia e il senso civico devono fare sistematicamente i conti con la prepotenza, l’arroganza e l’ostentazione del potere, anche quella criminale: la vera sconfitta della democrazia, però, non è insita nel nemico da combattere, ma nell’indifferenza.

Il senso dello Stato, della collettività, del noi prima dell’io, si perde nell’apatia e nell’omertà.

Senza la scuola, quella in presenza, quella svolta in classe dove si sedimentano i valori, questo senso esasperato di narcisismo, trova campo libero. E il senso della collettività, del “noi”, bene indicato dal Capo dello Stato, si perde, triturato nella centrifuga del “sé”, prevalente su tutto e a tutti i costi.

Ecco dove va anche trovato il senso della ricorrenza del 2 giugno.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

L’Aquila: 16 anni dal terremoto, scuole a rischio e studenti nei container

Credevamo fosse impossibile ormai che a 16 anni da quel terribile sisma del 6 aprile…

06/04/2025

Femminicidi, la madre di Sara Campanella al suo preside: voglio entrare nelle classi, vivrò per educare. Ma la scuola da sola non ce la fa

“La scuola da sola non può educare gli studenti. Serve una rete con le famiglie…

06/04/2025

Ministro Valditara al Congresso della Lega, solita filippica contro i sessantottini

Al congresso della Lega a Firenze, il ministro Giuseppe Valditara ha parlato per un quarto…

06/04/2025

Studente nominato dal Presidente Mattarella Alfiere della Repubblica. Aveva salvato dalle onde del mare di Ragusa due anziani coniugi

Un giovane ragazzo, studente del corso "N" del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio…

06/04/2025

Gite scolastiche, compenso per chi accompagna gli alunni quasi nullo: c’è ancora chi vuole farlo?- SONDAGGIO

Ci sono ancora docenti che non sono restii ad accompagnare gli alunni in gita? Considerando,…

06/04/2025

Il decreto sicurezza accende il dissenso

Venerdì 4 aprile scorso, il disegno di legge sul pacchetto di norme sulla sicurezza, è…

06/04/2025