La ricerca sul comportamento degli studenti per l’acquisto dei libri e dizionari scolastici usati indica che si è passati dal 49% dello scorso anno al 63% di quest’anno.
In Italia, Napoli, Aosta, Pescara, Rimini, Roma, Firenze, Udine, Verona, Prato e Campobasso sono le città dove è più conveniente acquistare i libri usati, con sconti mediamente del 50%, mentre Milano, Imperia, Torino, Genova, Bologna, Terni, Rieti, Salerno, Potenza e Caserta sono tra le città dove il risparmio non supera il 30%. Anche quest’anno i migliori affari, però, si fanno sul web dove è possibile acquistare testi usati, e non sottolineati, con sconti che vanno dal 70% all’ 80%. Un aumento considerevole dell’14%. Il 42% del campione lo fa per ristrettezze economiche, il 20% per combattere il caro vita ed il 6% perchè costano meno delle fotocopie.
”Di fronte alla crisi economica, all’aumento delle tasse scolastiche ed alla riduzione delle borse di studio – spiega Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – anche gli studenti italiani reagiscono stingendo la cinghia”.
”Bisogna solo stare attenti a scegliere libri di testo in buono stato e a farsi rilasciare lo scontrino fiscale per una eventuale sostituzione. – conclude Carlomagno – Più volte è capitato di accorgersi solo a casa che i libri acquistati sono illeggibili perchè sottolineati o troppo evidenziati”.
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