Alla Materna statale Gualandi a Bologna su 20 bambini, solo 7 sono italiani, 10 hanno passaporti di tutti i colori e 3 hanno un cognome straniero, ma sono cittadini italiani.
«Non vogliono essere discriminatorie, ma uno spunto di riflessione per interventi concreti» a sostegno dell’integrazione dei bambini migranti nelle scuole, è necessario: così scrive una mamma, come è riportato da ilrestodelcarlino.it
Vero che esiste la possibilità della deroga al tetto del 30% di bambini non italiani per classe, spiega la madre, tuttavia, «la percezione di aver ghettizzato, all’interno del quartiere, un unico istituto, anzi un unico plesso dove relegare tutti gli stranieri e arginare in tal modo i problemi».
«Credo che le istituzioni abbiano il dovere di intervenire attraverso semplici meccanismi nella formulazione delle graduatorie per una corretta ripartizione degli stranieri in tutte le scuole del quartiere – conclude la mamma –. Ho sentito parlare di… diritto ‘distruzione’ e non ‘d’istruzione’; voglio credere che non sia così».
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