Continua a non decollare la carta del docente, provvedimento voluto dal governo Renzi e contenuto nella riforma Buona Scuola (la legge 107/15). Così come sottolinea Italia Oggi, a fronte dei 350 milioni di euro resi dal governo per l’impegno atto a coprire l’aggiornamento dei prof, solo 60 milioni di euro sono stati spesi, il 40% dei docenti lo ha utilizzato. Dopo 4 mesi si può già fare il primo punto della situazione. Come già La Tecnica della Scuola ha sottolineato nei mesi scorsi, sono state tante le difficoltà dei docenti a spendere i propri soldi.
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Quest’anno rispetto alla scorsa edizione, il prof doveva acquisire lo Spid, cioè l’identità digitale. Il procedimento, tutt’altro che semplice, ha avuto diversi intoppi. Inoltre sono tanti gli esercenti e gli enti rimasti fuori pur avendo chiesto di accedere a questa nuova tipologia di mercato. Il meccanismo, molto farraginoso, sta scoraggiando diversi docenti, che hanno rinunciato anche ad adottare l’identità digitale.
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