Come si può insegnare per 21 anni senza laurea? E se questo caso è emerso, possibile che ce ne possano essere altri? Intanto questo ha già i connotati di una truffa di cui nessuna mai si era reso conto e che mai nessuno aveva verificato, se non fosse stato per una controllo a campione che alla fine ha portato a smascherare la presunta prof.
La donna intanto è accusata di aver esercitato la sua attività presentando una falsa laurea ed è stata denunciata alla Procura per truffa e per ‘uso di atto falso’.
La truffa della donna, 50 anni, è stata scoperta dal comando provinciale della Guardia di finanza di Varese, che ha eseguito ai suoi danni un sequestro preventivo di beni per un valore di 350mila euro. Una somma pari, secondo quanto stabilito dai finanzieri, agli stipendi ricevuti dal 2000 a oggi dagli istituti scolastici in cui aveva indebitamente prestato servizio, integrati con il denaro ricevuto dall’Inps a titolo di indennità di disoccupazione e Tfr.
Per ottenere gli incarichi, aveva chiesto ed ottenuto l’inserimento nelle “graduatorie provinciali di supplenza negli istituti scolastici della provincia di Varese” ed a partire dal 2000 ha effettuato in via continuativa supplenze di durata annuale in diversi istituti scolastici locali avvalendosi del falso diploma di laurea conseguito con la votazione di 110 e lode, mentre in realtà non si era neppure mai iscritta all’università.
“Se ha insegnato per 21 anni, significa che era in grado di farlo. Il vero problema è come ha fatto a intraprendere questa carriera professionale senza avere i requisiti necessari”, si legge sui social a commento della notizia.
L’esecuzione della misura cautelare ha portato al sequestro di risorse finanziarie per 166.000 euro presenti sui depositi e sui conti correnti bancari dell’indagata e di 8 terreni, 2 box, 2 depositi ed un appartamento da nove vani.
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