Il bilancio della strage di ieri all’istituto politecnico di Kerch, in Crimea, sale ancora e raggiunge quota 21 vittime, compreso l’assalitore. L’amministrazione della Crimea ha intanto pubblicato la lista completa dei morti.
Tra questi figurano cinque insegnanti e 15 studenti (sei dei quali minorenni). Stando al premier crimeano l’assalitore, identificato come il 18enne Vladislav Rosliakov, potrebbe aver avuto dei complici nella preparazione della strage.
L’attacco è stato portato a termine da uno studente di 18 anni, iscritto al quarto anno dello stesso istituto, che poi si è tolto la vita.
L’assalitore dell’istituto tecnico di Kerch, Vladislav Roslyakov, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, ha aperto il fuoco con un fucile da caccia (aveva ottenuto la licenza e il relativo porto d’armi questo mese) dopo aver fatto esplodere un ordigno. Si faceva chiamare ‘Reich’ ed era ossessionato dai serial killer.
L’esplosione, secondo quanto affermato dal comitato nazionale antiterrorismo ai giornalisti, è stata causata da un ordigno rudimentale pieno di schegge, ha spiegato il vice direttore della Guardia nazionale, Sergei Melikov.
Il Politecnico di Kerch è una istituzione nata nel 1930 per formare il personale per il polo metallurgico di Kamysh-Burun e di Voikov. Sono 16 le specializzazioni. E 300 le matricole iscritte ogni anno.
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