Bisogna dare più finanziamenti agli atenei e incentivare il diritto allo studio e la Scuola digitale in modo che sempre più giovani frequentino le università e l’istruzione superiore: a dirlo la ministra Stefania Giannini, intervenuta all’Università ‘Carlo Bo’ di Urbino: “La Legge di stabilità 2016 ha portato a 217 milioni di euro il fondo per il diritto allo studio, cifre che non si vedevano da almeno dieci anni, rispetto ai 150-160 stanziati fino allo scorso anno. Uno sforzo che è anche uno stimolo, una sollecitazione, un sostegno alle università, affinché possano ampliare sempre di più l’offerta formativa”.
Il messaggio rivolto ai ragazzi è il seguente: ”studiare è importante: non solo perché è uno strumento di crescita personale, interiore e professionale, ma anche perché aiuta a trovare un lavoro più qualificato e meglio retribuito, come è dimostrato da tutti i dati numerici, facilmente riscontrabili. Già quest’anno le matricole in tutto il territorio nazionale sono incrementate del 2,2%”.
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Un altro “passo fondamentale” ha proseguito Stefania Giannini, è il Piano nazionale della Scuola digitale, che stanzia un miliardo di euro per i prossimi cinque anni. Un progetto ambizioso per Giannini che ”non è solo infrastrutture (ossia wifi, tecnologie avanzate in tutte le scuole, ambienti di apprendimento rinnovati), ma un paradigma educativo che tenga conto che la società attorno a noi e fuori dalle classi cambia con una velocità straordinaria. Se non iniziamo lì con i bambini, non a fare l’ora di informatica, ma a cambiare il loro modello di apprendimento, di capacità di utilizzare in futuro le tecnologie, anche se sono nativi digitali, non troveranno questa autostrada della conoscenza che, a partire dalla scuola, stiamo costruendo”.
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