Categorie: Didattica

220 scuole rifiutano la banda larga

Perché prima ci si lamenta tanto della cronica mancanza di fondi, che esiste, è sempre esistita ed è una piaga esiziale dell’istruzione italiana. Ma a volta il problema sta nelle teste, nella mentalità, nell’apertura all’innovazione.

Al sud infatti 220 scuole rifiutano la nuova rete superveloce. Ci sono 220 scuole che non vogliono la banda larga nemmeno gratis. Lo dichiara a Repubblica Enzo Valente, bravo fisico e soprattutto uno dei pionieri di Internet. Dal 2003 è direttore del GARR, il consorzio che gestisce la super-rete in fibra ottica della ricerca scientifica in Italia: “Roba seria, fino a mille volte più veloce di quello che avete a casa”.

Da tre anni ha un sogno: collegare le scuole del Sud alla sua rete. Ha trovato i fondi. Ha scritto la proposta a 260 presidi. E solo in 40 hanno accettato: “Non ci posso credere, non capisco. Collegarsi a Internet con una rete super veloce può cambiare profondamente la didattica e l’offerta formativa, vuol dire portare la scuola nel futuro. Come si fa a non capirlo? Ma i genitori degli studenti lo sanno che le scuole dei figli ci hanno ignorato? No, credo”.

 

{loadposition eb-territorio}

 

Insomma la scuola italiana, tramite i suoi dirigenti, nonvuole tanto modernizzarsi. Rifiuta le innovazioni. Le teme. Subito interviene Giuseppe Brescia del M5S, sdegnato: “Il GARR dà la possibilità a 260 scuole del sud di accedere alla banda larga ma solo 40 dicono di sì. Tra i motivi di chi non aderisce al progetto:- presidi che non vogliono la rete; – scuole che ne hanno una scarsa ma gli sta bene così; – presidi che dicono di non avere i fondi necessari (3000 euro per 5 anni)”.

Va bene chi non ha i soldi e su questo Brescia si impegna a per chiedere al ministro Giannini cosa intende fare per dare la possibilità alle scuole che ne necessitano di attrezzarsi di nuove tecnologie.
Ma chi non vuole? Secondo il M5S “è necessaria una seria riflessione sulla concezione che questi dirigenti scolastici hanno dell’innovazione didattica. Trovo davvero preoccupante la cecità manifestata in questa occasione e chiedo a tutti di fare uno sforzo per comprendere quanto sia indispensabile per la Scuola italiana mettersi al passo coi tempi. Ne va della buona riuscita della formazione delle future generazioni e del benessere dei ragazzi. È fondamentale adeguare l’insegnamento alle necessità degli studenti e questo è possibile solo attraverso un abile utilizzo delle tecnologie informatiche applicate alla didattica, che però per poter essere adottate e funzionare al meglio devono essere supportate da un valido impianto strutturale.

L’Italia non può più perdere tempo, non si può più nascondere e patire le resistenze e l’ignoranza di qualcuno, prima ne prenderemo atto e meglio sarà per tutti.”
Le resistenze e l’ignoranza di qualcuno. Le scuole meridionali ancora a lungo vogliono stare, sembra di capire, felicemente disconnesse…

 

Silvana La Porta

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024