Siamo un gruppo di docenti della scuola dell’infanzia e scriviamo in quanto riteniamo che nessuno ci prenda seriamente in considerazione. Non ci sentiamo tutelati solo perché la scuola dell’infanzia non è obbligatoria e quindi non necessiterebbe, secondo il DDL 2994, di potenziamento dell’organico.
Ed è qui che si sbaglia!
Alla scuola dell’infanzia ci sono bambini piccoli con problematiche non certificate che hanno la necessità di essere aiutati e supportati ma con una compresenza di due ore al giorno e 29 alunni di età eterogenea in sezione non si può attuare.
Anche la scuola dell’infanzia deve essere trattata al pari degli altri ordini di scuola, con potenziamento dell’organico e con l’immissione in ruolo di tutti gli iscritti in GAE.
Non crediamo che il progetto infanzia 0-6 sia la soluzione ai 23000 esclusi in quanto il DDL a prima firma dell’On. Puglisi non ne garantisce l’immissione in ruolo bensì dà indicazioni sull’integrazione di asili nido e scuole dell’infanzia e il progetto stesso
prevede che Regioni ed Enti locali partecipino economicamente all’attuazione al pari dello Stato.
Ma si sa che in questo periodo di patti di stabilità e quant’altro, tutti hanno mani legate e poche finanze a disposizione per far fronte ad impegni come l’assunzione di personale. Pertanto, se il progetto non andasse a buon fine, che ne sarebbe dei 23000 insegnanti esclusi?
Ecco perché chiediamo le immissioni con la certezza del ruolo giuridico dal 1° settembre 2015 per tutti gli iscritti in GAE infanzia, perché tutti i docenti delle GAE hanno diritti acquisiti e vanno rispettati. Anche quelli della scuola dell’infanzia!
Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…
Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…
Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…
Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…
Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…
Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…